L'ultima dell'ex dirigente
Il mio box non vale nulla

De Cesare ha un posto auto in via Italia Libera a 404 euro all'anno. «Lì lascio una mia vecchia Citroen. Non sono un furbetto, non so se il canone è giusto o sbagliato. Ma sul garage ci sono le pulci e l'auto me l'hanno rovinata i vandali»

COMO Percorre il cortile di Palazzo Cernezzi l'ex vicesegretario generale Domenico De Cesare, finito nel mirino perché affittuario di un posto auto del Comune in via Italia Libera a 404,95 euro l'anno. In pratica 34 euro al mese.
«Non sono un furbetto - dice - e tutti, amici e parenti, mi hanno sempre rimproverato di essere esattamente il contrario. Io non so se il canone d'affitto è alto o basso, non sono un immobiliarista, se il Comune ritiene di aumentarlo lo faccia. Sono stato dirigente al Patrimonio per due anni perché ero vice segretario e ne supplivo la mancanza. In 42 anni non ho mai approfittato. Ecco perché sono amareggiato. Il consiglio comunale mi ha anche dato una targa, l'amministrazione dovrebbe intervenire e fare chiarezza».
Poi De Cesare spiega la sua verità di quel posto auto in via Italia Libera. «È un angolo dell'asilo, un sottoscala. Lì parcheggio una macchina che ha 37 anni, una Citroen Ds a cui sono molto affezionato, per questo non la vendo. Non la uso nemmeno anche perché uscire dal parcheggio è molto difficile. I vandali l'hanno anche rovinata e avevo sporto la relativa denuncia in questura. Ma ripeto non si può fare un garage in un asilo nido e durante il giorno non si può muovere l'auto senza contare che la domenica, con il cancello chiuso, molti parcheggiano davanti bloccando l'accesso. Semmai quello è un magazzino. È coperto, è vero, ma con pulci e sporcizia». Sui contratti dice: «Ogni quattro anni viene rinnovato e registrato. Il Comune paga la metà dell'imposta di registro».

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