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Lunedì 10 Ottobre 2011
La lunga estate
fa volare Como
Turismo a gonfie vele. In nove mesi aumento del 5 per cento delle presenze sul Lario. E a ottobre il 14 per cento in più di camere prenotate
Valori che guardano senza dubbio all'ottimismo e che, per quanto riguarda l'occupazione e il numero di prenotazioni di camere in strutture alberghiere, collocano il capoluogo al primo posto in Lombardia. Scorrendo le tabelle, appare evidente che il numero di camere occupate a luglio e agosto ha raggiunto, rispettivamente, il 67,9% e il 73,5%. Valori superati solo nel mese di agosto da Brescia (75,1%) ma che restano, comunque, i più elevati perfino se rapportati alla media lombarda che ha registrato un 59,4% di occupati a luglio e un 59,8% ad agosto. Buone performance anche per quanto riguarda le prenotazioni di camere, secondo fiore all'occhiello del turismo estivo comasco.
Infatti, i pernottamenti nel capoluogo si sono attestati a luglio al 68% e ad agosto al 74,4%. Un calo del 6% a luglio rispetto al 2010, complici le spesso cattive condizioni del clima, e dello 0,3% ad agosto, anche se i valori restano i più alti all'ombra del Pirellone. Quasi che Ticosa e paratie, tanto per citare gli esempi più eclatanti di mala gestione del territorio, siano destinati a rappresentare una cattiva cartolina d'ingresso in città solo per comaschi e associazioni di categoria.
Del resto il lago si è rivelato quest'estate la destinazione più ambita rispetto a città, montagna, terme e collina. Facendo registrare un incremento di pernottamenti ad agosto del 2,9% a livello regionale. Al punto da far impallidire lo 0,7% di flessione di prenotazioni in riva al lago registrato nel 2011 rispetto all'anno precedente. Insomma, prima che Como e il suo lago perdano attrattiva agli occhi del turista, la strada è ancora lunga.
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