Aliscafo salvato dalla demolizione
In cantiere la Freccia dei gerani

Andrà in "officina" a Dervio per la sostituzione dei motori e una generale riqualificazione con lo scopo di rimettere in linea tra un paio di mesi un mezzo veloce del Lario

MENAGGIO Sarà la Freccia dei Gerani e non delle Azalee a entrare in cantiere nei prossimi giorni a Dervio per la sostituzione dei motori e una generale riqualificazione con lo scopo di rimettere in linea tra un paio di mesi un mezzo veloce, appartenente alla seconda generazione di aliscafi da 80 posti che a differenza dei catamarani ha un consumo di gasolio assai contenuto.

Sempre in merito agli aliscafi di maggiore portata, sia la Freccia delle Valli che il Voloire, entrambi con 150 posti, sono perfettamente funzionanti e continueranno a solcare le acque lariane per diverso tempo. A manifestare apprezzamento per il recupero della Freccia dei Gerani è un attento lettore, Massimo Zuccotti, il quale osservava il natante desolatamente ormeggiato di fronte a Villa Geno destinato a essere rottamato. Per fortuna questo non avverrà in quanto nel segno del risparmio sul carburante e con l'obiettivo di abbattere i costi di funzionamento, l'unità sarà recuperata dallo stesso personale della Navigazione, gente esperta che lavora nei cantieri di Dervio e Tavernola. L'aliscafo verrà utilizzato nelle corse centrali della giornata quando minore è l'afflusso dei viaggiatori e risulta oneroso  mettere in linea una delle più grandi unità.

La Freccia dei Gerani insieme alla Freccia delle Gardenie e alla Freccia delle Betulle era stata varata nei primi anni'70 dalla Rodriguez di Messina, lunghezza 22 metri, larghezza 4,80, potenza del motore diesel 1350 cavalli, velocità 67,5 chilometri orari, portata 80 persone, 3 uomini di equipaggio.

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