Scandalo affittopoli a Como
Fuorilegge due chioschi su tre

Sono 22 su 34 le concessioni scadute, alcune da oltre dieci anni. Palazzo Cernezzi tira dritto: faremo il bando

COMO Due chioschi su tre hanno la concessione scaduta. E, in nove casi, addirittura da 13 anni. Dal 1998 per la precisione. Il dato è emerso ieri durante la commissione Patrimonio che si è subito infiammata vista la presenza da un lato dei titolari dei chioschi (34 in totale) che si sono presentati infuriati a Palazzo Cernezzi e, dall'altro, dei consiglieri comunali, dei due dirigenti e dei due assessori.

I dirigenti hanno ribadito che negli ultimi mesi «sono stati fatti ulteriori approfondimenti giuridico - amministrativi che hanno confermato la legittimità di quello che stiamo facendo» e ancora che «le concessioni di suolo pubblico su cui vengono esercitate attività di somministrazione dovranno essere messe in gara». Hanno anche precisato, di fronte ai titolari dei chioschi sul piede di guerra, che «nel bando verrà previsto un punteggio per chi ha effettuato o effettuerà dei lavori».

Non è stato chiarito il motivo per cui concessioni scadute dal 1998 non siano state nel frattempo mai rinnovate, a fronte comunque del pagamento dei canoni da parte dei titolari (si va dai mille ai 13mila euro l'anno).

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