Sisme, trecento esuberi
Rischio trasloco in Slovacchia

Oggi le assemblee in fabbrica, deciso il blocco della flessibilità e il lavoro il sabato

OLGIATE COMASCO Blocco del lavoro al sabato e mobilitazione. E' la prima risposta dei sindacati ai vertici della Sisme di Olgiate Comasco che hanno annunciato trecento esuberi su 560 occupati: duecento nel 2012 e altri cento nel 2013. Un numero superiore rispetto ai 277 di cui il direttore del personale, Sergio Luculli, aveva già parlato a luglio.
La notizia di nuovi tagli è emersa ieri nell'incontro che si è svolto in Confindustria tra sindacati e azienda. Non l'unica novità di segno negativo per il futuro dello stabilimento di Olgiate: l'azienda ha infatti  manifestato l'intenzione di voler delocalizzare altre due linee produttive all'estero, in Slovacchia, per un totale di un centinaio di persone. I cento esuberi annunciati per il 2013, che si andranno ad aggiungere ai duecento dichiarati per il 2012 (135 operai di produzione, 65 impiegati e manutentori).
L'azienda ha riferito di avere in previsione un investimento, in Slovacchia, su una linea di motori di nuova generazione, per complessivi cinque milioni di euro. Investimento che verrebbe eventualmente fatto sul sito di Olgiate, soltanto a condizione che si trovi una soluzione che porti a una riduzione del costo del lavoro di un milione di euro.

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