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Venerdì 14 Ottobre 2011
Butti e Cl contro Pozzi-Rinaldin
Guerra delle tessere nel Pdl
La lunga campagna elettorale è già cominciata. E in campo scendono i pezzi grossi delle due coalizioni, lasciandosi alle spalle vecchie alleanze, con fratture che ora a sorpresa si saldano
La partita è quantomai aperta, perché vede contrapposti due eserciti agguerritissimi, che hanno già lanciato il rush finale per accaparrarsi il maggior numero di tessere possibile. Anche perché, non dimentichiamolo, si voterà con un sistema nuovo: ogni testa un voto. Il congresso - a meno che da Roma non arrivi l'ennesima proroga dell'ultima ora - si annuncia decisivo per il centrodestra lariano, non solo perché stabilirà il futuro timoniere del partito, ma soprattutto perché il successore del senatore Butti avrà un ruolo chiave al tavolo della coalizione in vista delle amministrative della primavera 2012. Un voto che, non dimentichiamolo, porterà all'elezione del nuovo sindaco di Como, Cantù,Erba e del presidente della Provincia.
Le primarie del centrodestra, invocate pubblicamente dall'assessore Sergio Gaddi, restano ancora un punto interrogativo, nonostante le aperture formali arrivate dai vertici nazionali e regionali. Ma questo non è certo servito per raffreddare il termometro in casa pidiellina. Anzi. La fase di stallo non ha fatto che amplificare i "boatos" sui papabili. Ai nastri di partenza, oltre a Gaddi, figurano il presidente di Acsm-Agam (ed ex assessore)Umberto D'Alessandro, il presidente di Comodepur Alessandro Colombo, il vicepresidente della Provincia, Paolo Mascetti, l'ex presidente dell'Asl, Roberto Antinozzi, e - come soluzione politica - lo stesso senatore Butti. Tutti nomi che da un paio di giorni figurano nel sondaggio promosso dal nostro sito (www.laprovinciadicomo.it), che ieri alle 19.30 aveva già raccolto 1382 preferenze, delineando questa classifica provvisoria: Gaddi in testa con il 31% dei voti, seguito da Colombo con il 30 e, distanziatissimi, i vari Mascetti (2%), Butti (1%), Antinozzi (1%) e D'Alessandro (0%). Significativa la quota di "nessuno di questi", attestata al 15%.
Interessante anche l'esito del sondaggio riferito al centrosinistra, che vede in lizza i quattro candidati ufficiali (per ora) alle primarie del 27 novembre. Il popolo del web, in questo caso, si è letteralmente scatenato: ieri alle 19,30 i click erano già 4.735. Incertissima la partita, con il capogruppo del Pd inComune, Mario Lucini, attestato al 21%, seguito a 7 punti di distanza dal trio formato da Bruno Magatti (fondatore diPaco), Gisella Introzzi (ex funzionaria di Unioncamere Lombardia) e l'avvocato Marcello Iantorno (che tra i suoi sostenitori annovera, tra gli altri, l'ex procuratore Giovanni Lo Gatto e l'avvocato Renato Papa), tutti al 14%. Inquietante, in prospettiva, il dato residuo: il 37% dei votanti non sceglierebbe nessuno dei quattro.
Emilio Frigerio
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