Nessuno vuol fermare gli speculatori

I guadagni garantiti dalla leva finanziaria a disposizione dei traders, cioè degli investitori istituzionali (le banche) e di privati cittadini molto più preparati della media delle persone, in ambito economico, è talmente spropositata e immorale che al confronto gli stipendi di politici e calciatori sono bazzeccole.
Il branco elettronico degli speculatori, armati di un personal computer e di tanta voglia di arricchirsi velocemente attraverso il mercato dei cambi, delle valute, degli ETF, degli hedge funds, delle azioni e dei fondi obbligazionari, dei rialzi e dei ribassi dei titoli, rappresenta il vero grande disastro e il nemico numero uno da cui dobbiamo liberarci.
Il branco elettronico costituito da persone molto istruite è riuscito a distruggere tutto, come le famigerate locuste bibliche. Non c'è un regolamento che possa tenere banco di fronte alla assoluta libertà di azione di cui gode chi specula sulle spalle della povera gente.

Giuseppe Gervasi
Olgiate Comasco

Lei propone di bandire dalla rete tutti gli speculatori, ma il suo mi sembra un progetto impossibile. Anche perché il convincimento che si possa fare denaro con il denaro, in un crescendo continuo di speculazioni, si è ormai ingenerato nella gran parte delle persone. Molti ci provano, pochi ci riescono: a turno, quasi tutti si fanno male.
Certo, questa crisi ha dato una mazzata alle illusioni, ma non siamo capaci di far tesoro dell'esperienza e stiamo tornando a commettere gli stessi errori. La finanza ha il sopravvento sulla politica e chi dovrebbe fissare le regole sembra impotente.
A settembre arrivò la notizia di un accordo europeo per l'introduzione della "Tobin tax", cioè la tassa che il Nobel James Tobin propose ben 40 anni fa per colpire tutte le transazioni, e in particolare le operazioni a breve termine, ma da settimane non se ne parla più. In compenso tassiamo il lavoro e il reddito che il lavoro produce. Il sogno di arricchire senza lavorare è duro a morire.
Pier Angelo Marengo
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