Como, appalti pubblici
Altro dirigente indagato

Certificazioni alle aziende, in Comune dopo Viola accusato di falso pure il dirigente del settore Mobilità

COMO - Un errore, come dice il dirigente di Palazzo Cernezzi Antonio Viola, una leggerezza oppure un deliberato favoritismo? È quanto stanno cercando di comprendere i finanzieri comaschi che, da un paio di settimane, spulciano tra i contratti sequestrati dagli uffici dell'Area Tecnica del Comune. Un'indagine che sembrava coinvolgere "solo" due persone, ovvero lo stesso Viola e un imprenditore comasco, il legale rappresentante della Selva Mercurio Stefano Ferrari, ma che invece vede tra gli indagati pure un secondo dirigente dell'amministrazione cittadina: Pierantonio Lorini. Il nome di Lorini, così come quello di Viola, è finito sotto inchiesta per falso in certificazioni, mentre l'imprenditore indagato è sospettato pure di turbativa d'asta. L'intera vicenda prende le mosse da un certificato tecnico uscito dagli uffici di Palazzo Cernezzi quasi dieci anni fa. Certificato che sarebbe servito alla ditta comasca per chiedere e ottenere il patentino di conformità "Soa", indispensabile per consentire ai privati di partecipare a bandi pubblici relativi a settori specifici di intervento.
L'iscrizione di Pierantonio Lorini nel registro degli indagati per ora è, come quella degli altri due nominativi finiti sotto accusa, un atto dovuto. Lorini, così come il suo collega, aveva apposto la sua firma sulla certificazione sospetta.

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