Cantù, tornano le tensioni
sulla casa di riposo

Risposta polemica del presidente Grassi al sindaco Tiziana Sala che, afferma, non vuole riceverlo

CANTÙ  Settanta persone in lista d'attesa per un posto nella struttura di via Fratelli Galimberti e un dialogo, tra la Fondazione Garibaldi Pogliani e il Comune di Cantù, ancora piuttosto turbolento. Tanto che per il presidente della stessa, Luigi Grassi, farsi ricevere dal sindaco Tiziana Sala non è affare semplice. Anzi, non c'è ancora riuscito.

Nei giorni scorsi Grassi ha protocollato una lettera in municipio, indirizzata a Tiziana Sala ai sindaci degli altri Comuni e alla Asl, ribadendo che finora nonostante abbia più volte chiesto un incontro «per questioni inerenti la casa di riposo», questo gli è stato negato, «a meno che non si svolga alla presenza del resto del cda e dei primi cittadini». Tra i temi in discussione quello delle cooperative che si occupavano di servizi quali il trasporto e la pulizia «due aziende floride e sane», che stanno ora chiudendo «per i danni causati dai fermi alle attività imposti da chiacchiere infondate» e il ruolo del consigliere Graziano Ballabio, allo stesso tempo amministratore locale a Brenna.

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