Bufera sulle aiuole a Como
Contratti scaduti da due anni

Non bastavano i garage, gli appartamenti, i negozi e i locali gestiti in modo definito «anomalo». Ora anche le aiuole

COMO Non bastavano i garage, gli appartamenti, i negozi e i locali gestiti in modo definito «anomalo» da buona parte dei componenti della commissione Patrimonio di Palazzo Cernezzi e che questa sera finiranno all'ordine del giorno del consiglio comunale. Ora si scopre che anche le aiuole e gli spazi verdi affidati a privati nella metà dei casi (13 su 24) hanno concessioni scadute. Anche da otto anni. E, da allora, non sono più state rinnovate. In qualche caso i privati da anni continuano a curarle perfettamente, in altri no.
A sollevare il caso è Marco Butti, consigliere comunale del Pdl, che ha chiesto chiarimenti con un'interrogazione al settore Giardini. «Il Settore Parchi e Giardini - scrive la dirigente Rossana Tosetti - sta attualmente provvedendo al controllo dei relativi atti, posto che molte delle convenzioni a suo tempo stipulate risultano scadute, alcune anche da molto tempo e necessitano pertanto di rinnovo, sempre che ne permangano le condizioni».
Dal canto suo Butti fa «un plauso ai privati che decidono di investire più di quanto previsto dalle tariffe pubblicitarie e aiutano a mantenere in ordine zone che l'amministrazione ha dimenticato», ma poi lancia la stoccata: «Fa sorridere che ci siano situazioni critiche mai curate. Il settore dice che farà uno studio, ma deve essere molto celere, non c'è da studiare ma da intervenire».

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