Turate, in cerca di fondi
per la base scout

Il gruppo Agesci sta facendo tutto da solo, ed ha recentemente organizzato anche una cena per finanziare le opere necessarie a collegarsi con la rete idrica - Vuoi sapere di più sul Movimento adulti scout italiani, clicca qui

TURATE Un accogliente base scout, che ha sede a Caslino al Piano, con tanto di acqua potabile: il gruppo Agesci sta facendo tutto da solo, ed ha recentemente organizzato anche una cena nel salone dell'ex-casa di riposo militare per finanziare le opere necessarie a collegarsi con la rete idrica, che costano circa quattromila euro.

«Dal 1998 gestiamo in comodato un terreno a Caslino al Piano - spiega Simone Galli, tra i responsabili del gruppo comprensoriale - negli anni lo abbiamo ripulito dai rovi e dalle piante infestanti, risistemando anche il bosco. Nella stessa area vi è poi un prato, diventato la nostra base scout, che è stato sin dall'inizio stato sede di attività educative e formative per tutti i gruppi scout della zona. Naturalmente, per lo scoutismo è molto importante poter svolgere dalle iniziative all'aria aperta: sviluppando le abilità manuali, come pure le tecniche di campeggio; allestendo poi cucine da campo ed anche per praticare un po' di sport. Abbiamo così pensato che sarebbe stato molto utile poter disporre di una presa di acqua nella nostra base:  fino ad ora abbiamo, infatti, sempre dovuto riempire alcune taniche e trasportarle a mano dal paese al bosco. I problemi maggiori vi erano poi al sabato alla domenica, quando organizziamo abitualmente dei momenti aggregativi per i nostri ragazzi». 

Tra gli appuntamenti promossi dal sodalizio per autofinanziarsi gli scavi e la connessione con l'acquedotto c'è quindi stata anche la cena (curata  in collaborazione con il Movimento adulti scout italiani e con l'associazione La traccia), che ha fatto registrare il tutto esaurito, contribuendo così a dare un sostanzioso contributo all'adeguamento del campo base. «Un evento veramente molto ben riuscito - prosegue Simone Galli - che abbiamo potuto proporre contando sulla collaborazione e la disponibilità di Dario Frattini, il presidente della fondazione che gestisce l'antico palazzo turatese. Ricordo, infine, che tra gli obiettivi del nostro movimento c'è l'impegno a riscoprire i diversi ambienti del nostro territorio (a partire dal bosco e dalla natura), salvaguardando l'ambiente - visto anche come occasione d'incontro e di crescita personale - in quanto rappresenta un prezioso bene comune».

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