Piste ciclabili a Gera Lario
Mezzo milione per il ponte

GERA LARIO Il territorio altolariano investe in piste ciclo-pedonali come fulcro per l'offerta turistica. Da Cremia a Sorico non c'è Comune che non abbia già realizzato o sia in procinto di realizzare percorsi a lago per pedoni e biciclette.

A giorni partiranno i lavori per la realizzazione di una pista ciclo-pedonale tra Domaso e Gera Lario. L'investimento complessivo sarà di 780mila euro, di cui 500mila riferibili al Comune di Gera Lario e 280 a quello di Vercana, che possiede una fascia a lago fra Domaso e Le Cinque Case. «Per quanto ci riguarda, abbiamo ottenuto un contributo di 240mila euro dalla Regione e di 140mila dal Consorzio del Lario - riferisce il sindaco di Gera, Vincenzo Del Re- . La quota rimanente la coprirà il Comune. Si tratta di un'opera a cui teniamo molto: in direzione Sorico esiste già una bella passeggiata e anche i Comuni sull'altro fronte hanno provveduto, in questi anni, a realizzare piste ciclo-pedonali. Con l'intervento che andremo a realizzare sarà possibile percorrere in bicicletta, in tutta sicurezza, il tratto Dongo - Sorico e, da lì, proseguire verso la Valchiavenna o Colico». Il Comune di Vercana ha ottenuto, da parte sua, 280 mila euro, metà dalla Regione e metà dal Consorzio del Lario.

L'opera, nel complesso, consisterà in un percorso ex novo su suolo demaniale che fiancheggerà, a lago, la statale Regina. Strategica si rivelerà la realizzazione di una passerella al Ponte del Passo, che consentirà di raggiungere la prevista rotatoria senza dover superare la pericolosa strettoia del ponte fra auto e mezzi pesanti: «E' un intervento inserito fra quelli finanziato da fondi delle legge Valtellina - puntualizza l'assessore provinciale Ivano Polledrotti -  Il progetto esecutivo è stato redatto dall'ente Provincia e il Comune di Sorico si incaricherà di realizzare il raccordo con la pista ciclo-pedonale già esistente in paese: da quel momento sarà possibile percorrere circa 50 chilometri continui di piste ciclo-pedonali, con possibilità di dirigersi verso la Valchiavenna o verso Colico in un ambiente di rara bellezza e, soprattutto, in tutta sicurezza. Credo che, in un'ottica turistica, si tratti di un'opportunità unica e di grande significato».