Lega, il caso Como
scoppia a Roma

Alla buvette della Camera battibecco tra Reguzzoni e i due deputati di Como Molteni e Rivolta

COMO Sono finiti, loro malgrado, alla ribalta delle cronache nazionali. Ne avrebbero volentieri fatto a meno, i deputati lariani della Lega Nicola Molteni ed Erica Rivolta. Il primo, in particolare, si è conquistato più di un titolo sulla stampa nazionale a causa di un battibecco con il capogruppo del Carroccio alla Camera, Marco Reguzzoni, andato in scena alla buvette di Montecitorio (c'era anche, un po' più defilata, la Rivolta). Una lite che Molteni, per la verità, ridimensiona molto fino a definirla «una chiacchierata ad alta voce». Al centro del contendere, stando alla stampa parlamentare, c'era l'inserimento del giovane deputato canturino e della collega erbese Rivolta nella «lista nera» stilata dallo stesso Reguzzoni. Il motivo: sarebbero «seguaci» del ministro dell'Interno Roberto Maroni e non della "corrente" più vicina a Umberto Bossi. L'esistenza di una "black list" (in sostanza l'elenco di chi rischia di non essere ricandidato) d'altra parte tiene banco ormai da giorni e ha scatenato malumori anche sul Lario, dove sono sempre più evidenti le tensioni, se non proprio le spaccature.
Ma che cos'è successo esattamente in una pausa dei lavori della Camera? La lite è durata una decina di minuti ed è sorta quando i due deputati lariani hanno chiesto conto al capogruppo dell'inserimento nell'ormai celebre lista. Reguzzoni ha replicato spiegando di aver già smentito tutto e a Molteni ha detto: «Non devo dimostrarti nulla». Ieri, contatto telefonicamente, il parlamentare canturino è tornato sull'accaduto: «Ho solo voluto fare chiarezza sull'esistenza di questo fantomatico elenco, che in realtà non c'è. Reguzzoni ha diramato anche un comunicato in tal senso, minacciando querele nei confronti di chi ha diffuso questa falsa notizia. Detto ciò, assicuro che non c'è stato alcun litigio furibondo. Parlavamo a voce alta, i giornalisti fanno il loro lavoro e ascoltano. Non hanno scritto, però, che lo stesso Reguzzoni ha speso parole d'elogio ricordando che sono il più giovane capogruppo di commissione, peraltro in una commissione delicata come quella sulla Giustizia. Comunque non ci sono problemi, tanto che nella stessa serata ho partecipato, insieme a Erica Rivolta, a un mini vertice proprio con Reguzzoni, Bossi e Giorgetti. Ci siamo confrontati in modo tranquillo sui temi di più stretta attualità». Sembra difficile, però, negare l'esistenza di due anime all'interno della Lega.

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