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Venerdì 28 Ottobre 2011
«Attenti, la mafia
compra anche i negozi»
Enormi capitali accumulati con attività illegali, dai traffici di droga alle estorsioni, sostengono attività lecite: è la strategia della criminalità organizzata per aggredire il Nord.
COMO Enormi capitali accumulati con attività illegali, dai traffici di droga alle estorsioni, sostengono attività lecite: è la strategia della criminalità organizzata per aggredire il Nord, in colletto bianco, senza spargere sangue, senza lasciare tracce cruente, se non paura e soggezione.
Una strategia sempre più evidente anche nella nostra provincia; il prefetto, Michele Tortora, con questore, comandante dei carabinieri e della guardia di finanza, l'ha descritta più volte e se il settore dell'edilizia è il più esposto, la criminalità organizzata non trascura esercizi pubblici, intrattenimenti e commercio.
Nelle costruzioni, fra gli ultimi in ordine di tempo, spiccano il caso dell'Impresa Perego e il caso dell'impresa Costruendo Srl che stava realizzando la ristrutturazione dell'ex Cucchi di Piazza Boldoni, sulla quale indaga la magistratura di Napoli per camorra. La Srl Costruendo è di proprietà al 90% di Roberto Marzano, amministratore delle Officine Costruzioni di Capiago Intimiano, quote sequestrate dalla magistratura partenopea. L'operazione sull'ex Cucchi è in capo all'Immobiliare Quadrifoglio dell'avvocato Giuseppe Centola, già consigliere comunale e il commercialista, fino ad un anno fa, era il sindaco, Stefano Bruni, entrambi all'oscuro dei sospetti sull'impresa costruttrice.
«Le infiltrazioni della criminalità organizzata esistono e sono molto ramificate in Lombardia - è la dichiarazione di Bruni - e le situazioni di crisi favoriscono queste ramificazioni. La criminalità organizzata è vile, si insinua tra le debolezze degli imprenditori, soprattutto in alcuni comparti, come quello edile ». Ma tutti sono chiamati alla responsabilità: «L'importante è reagire tutti insieme - afferma Bruni - Imprenditori, amministratori, magistratura: solo una cultura positiva, che unisca mondo economico e politica rappresenta il vero contrasto ai fenomeni mafiosi».
Episodi successivi rivelano che il territorio comasco è terra di conquista; le attività economiche sono un boccone interessante.
«Guardiamo agli appalti pubblici - osserva Alessandro Tarpini, segretario provinciale della Cgil - quegli appalti vinti con il massimo ribasso da imprese che arrivano dall'esterno. Vincono, iniziano il lavoro, lo abbandonano, non pagano nessuno. Ma perché nessuno si prende la briga di verificare chi sono gli amministratori di queste ditte, a volte in forma cooperativa?». Tarpini e i sindacati, in generale, hanno già lanciato più volte l'allarme.
«Non solo le costruzioni sono un settore a rischio infiltrazioni - continua Tarpini - la logistica, i trasporti, le attività commerciali, il turismo, i servizi. Mai tanti mezzi operativi incendiati come negli ultimi mesi: che mano e che messaggio stanno dietro? Noi siamo preoccupati per i lavoratori vittime di affari oscuri, ma in questa crisi di liquidità, temiamo per le aziende: quelle fragili potrebbero cedere a chi si presenta con i soldi pronti. Troppi segnali inquietanti: non possiamo ignorarli ».
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