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Domenica 30 Ottobre 2011
Don Guanella santo
Folla in Duomo per l'oratorio
Applauditissimo il Coro di Como, l'orchestra 1813 diretta da monsignor Marco Frisina per il concerto che ha celebrato il sacerdote appena proclamato santo dal Papa
COMO «Mi raccomando, tenete il tempo, sennò mi fate fare brutta figura». Ridono le centinaia di persone che riempiono ogni sedia del Duomo di Como per celebrare il loro santo Luigi Guanella. Monsignor Marco Frisina, applauditissimo direttore, le vuole «partecipi, non passive». Vuole sentire un oratorio con grande coro, non un pubblico che assiste a un concerto.
Ma è un po' difficile essere all'altezza del direttore, del Coro città di Como e del CoroLario , nonostante l'aiuto dell'Orchestra 1813. Quando, dopo le prove e le spiegazioni iniziali, inizia «Como canta il suo santo» nel duomo sembrano scesi gli angeli tanto sono soavi le voci.
E la platea che un attimo prima ha sorriso resta come paralizzata.
È un inno a san Guanella, «figlio della vostra terra» quello che ipnotizza i comaschi accorsi in duomo. Monsignor Frisina lo chiama oratorio perché vuole trasmettere il significato e l'essenza stessa di san Guanella. «In charitate Christi» sono le ultime parole pronunciate da San Guanella. Ma sono anche il titolo dell'opera che si articola in undici capitoli «tratti dalla letteratura dello stesso don Guanella che ha affidato la sua vita nelle mani del Signore e ci ha fatto eredi della sua testimonianza di amore e di fede».
Tutti i brani percorrono la devozione del santo nato a Fraciscio di Campodolcino il 19 dicembre 1842. Sono inni a Dio carità, alla Provvidenza, alla carità per l'altro, a quei gesti da buon Samaritano «che bene descrivono l'operato di san Luigi».
La musica è soave. Il direttore si è esibito anche a New York, ha un curriculum tale che quando sale sull'altare viene sommerso dagli applausi. Altrettanti ne hanno guadagnati orchestra e coro. Applauditi anche la voce recitante Stefano Dragone e il baritono Carlo Maria Cantoni. E oggi il finale alle 15 in duomo.
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