Addio medaglie d'oro
Per le bocce solo buoni

Una volta chi vinceva i tornei portava a casa la medaglia d'oro, adesso premi simbolici e buoni valore. Ma gli ex giovani che si trovano alla bocciofila di Albate giocano ancora per passare il tempo

ALBATE «Lo sa chi è questo qua? Un mio amico». Giacomo Zonca fa la domanda. Il suo amico è Agostino Bedetti. Tre anni di prigionia in Germania il primo, otto anni prigioniero in Libia il secondo.
Al circolo della Bocciofila di Albate ognuno ha la sua storia da raccontare. Come l'ex presidente Renato Zappella che ha vinto un sacco di campionati e ha la casa piena di medaglie d'oro.
«Una volta non valevano niente, però facevano la loro figura. Adesso se volessimo venderle avremmo un tesoretto, ma le teniamo come ricordo. Guardi invece che razza di premi danno ora, barchette di legno con buoni benzina o buoni valore.
Anche Bedetti da giovane era bravo, ma preferisce parlare dei suoi anni di prigionia in «Cirenaica». «Sono andato a fare il militare, poi è scoppiata la guerra e mi hanno preso subito. Gli ufficiali cercavano un cuoco, io non sapevo cuocere neppure un uovo fritto ma mi sono fatto avanti e mi hanno preso, anche perché per rimandarmi indietro ci volevano otto giorni di strada a piedi. Una volta mi avevano affidato 800 anatre per far festa a Natale, ma un gattopardo ne ha rubate quattro. Il giorno dopo abbiamo messo una trappola e l'abbiamo preso. Però gli ufficiali mangiavano troppo piccante, io non ce la facevo, mi sono dato malato e sono stato rispedito a casa».
Una volta a casa si sposa, fa due figli e inzia a lavorare, prima in fabbrica e poi come custode del Curioni bilance: «Mi ha detto: ho qui 75 raccomandazioni, prendo te perché non ne hai neanche una. Però mi sono informato, so che sei una brava persona».
Bedetti ha 92 anni, ma ne dimostra venti in meno. Si tiene giovane stando con i suoi amici alla bocciofila anche se ora non gioca più. Il pomeriggio passa veloce tra un brindisi e l'altro. Perché, come recita il cartello alla reception. «Ho letto che bere fa male. Ho smesso di leggere».

Leggi le due pagine sui quartieri di Como sulla Provincia in edicola lunedì 31 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Al circolo delle bocce