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Giovedì 03 Novembre 2011
Villa Guardia, polemica sull'ex Ones
"Iter rapido per gli amici"
Al momento dell'approvazione dell'adozione l'assessore Rini, figlio dell'amministratore dell'impresa che realizzerà il progetto, ha lasciato l'aula - Il capogruppo di minoranza Vimercati: "Sarebbe bello se altrettanta rapidità fosse riservata alle pratiche di tutti i cittadini"
VILLA GUARDIA - Polemiche sull'iter per il recupero dell'area della tessitura Ones. La zona dello stabilimento, circa 10 mila metri quadrati, è in disuso da anni ed è stata acquistata dall'immobiliare Bpr srl, società composta da tre famiglie del paese: Botta, Pedroni e Rini. La Bpr abbatterà il vecchio stabilimento per costruire otto palazzine, 12.700 metri cubi di cemento quasi interamente destinati a residenza.
L'adozione del piano attuativo ex area Ones è stato approvato con i soli voti della maggioranza nell'ultima seduta del consiglio comunale, il 28 settembre. Per la prossima assemblea sarà richiesta l'approvazione definitiva.
«A marzo 2010 - ha detto in aula il capogruppo di minoranza Piermario Vimercati - la legge regionale prevede che i piani attuativi non possono essere approvati, martedì 16 è la data della circolare, mercoledì 17 viene protocollata la richiesta della società interessata, lunedì 22 l'ufficio tecnico dà l'avvio al procedimento e il 30 marzo la Giunta si riunisce. Il nostro gruppo fa un encomio particolare per la celerità con cui si è portato avanti il procedimento; ma ci piacerebbe che questa efficienza non fosse riservata solo ad amici e simpatizzanti dell'amministrazione, ma che venisse estesa nei confronti di tutti i cittadini.»
Al momento della discussione dell'adozione in Consiglio comunale l'assessore Massimo Rini - figli di Bruno Rini, amministratore delle Ppr - ha lasciato la sala, proprio quando si è iniziato a parlare di Ones.
Sui tempi dell'iter ha replicato Aldo Turconi, assessore al territorio e all'edilizia privata: «È stato fatto per questa richiesta, ma se ce ne fossero state altre dieci, lo stesso sarebbe stato fatto anche per le altre. Il principio cui ci atteniamo è quello di recuperare aree dismesse, offrendo servizi al centro del paese.»
Leggi gli approfondimenti di Paola Mascolo sull'edizione del 3 novembre 2011 de "La Provincia di Como"
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