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Giovedì 03 Novembre 2011
Sacaim nella bufera
Operai tutti a casa
La ditta che ha in appalto il cantiere della paratie sul lungolago di Como è sempre più in difficoltà e rischia di trascinare nel baratro anche le speranze che i lavori ripartano a breve.
COMO La ditta che ha in appalto il cantiere della paratie è sempre più in difficoltà e rischia di trascinare nel baratro anche le speranze che i lavori ripartano a breve.
Si è dimesso uno dei tre commissari della Spa Sacaim, in amministrazione straordinaria dal 14 agosto scorso. L'avvocato Marco Cappelletto, legale veneziano, fra gli esperti di rilievo nazionale per ristrutturazioni aziendali, risanatore di importanti aziende, nominato dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ha gettato la spugna la settimana scorsa, secondo informazioni pubblicate da giornali come il Gazzettino di Venezia e la Nuova Venezia, mentre rimangono al loro posto gli altri due commissari, gli avvocati romani Giuseppe Benedetto ed Angela Vecchione.
Sono aperti tutti gli interrogativi sul gesto del commissario, al quale il Tribunale aveva affidato la gestione straordinaria di Sacaim nel mese d'agosto e gli aveva dato tempo fino a dicembre per un piano che evitasse il fallimento, recuperando i crediti, concordando con i debitori il pagamento delle insolvenze, con la verifica dei cantieri aperti, 80 nel portafoglio dell'impresa veneziana, fondata nel 1920.
Tra questi, anche il nuovo lungolago di Como, lavori iniziati nel 2008, progetto sempre più complicato e proprio di questo si sarebbe dovuto parlare a Palazzo Cernezzi: il sindaco, Stefano Bruni, aveva annunciato un incontro con il commissario Cappelletto, non appena era circolata in città la notizia dell'amministrazione straordinaria disposta per Sacaim. Ma se l'incontro è avvenuto, non è mai stato ufficializzato. È verosimile che non sia mai avvenuto, mentre si sono realizzati incontri tecnici, sia in seguito all'approvazione della variante, sia di fronte al dissesto della nuova scalinata.
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