Turista scomparsa da Griante
Da un mese nessuna traccia

Non si hanno notizie di Glenys Sylvia Turner, 46 anni, dallo scorso 7 ottobre, quando andò in gita in Saint Moritz: l'ipotesi più accreditata è quella del suicidio 

GRIANTE - L'ultima traccia lasciata da Glenys Sylvia Turner, turista inglese di 46 anni, è la gita di venerdì 7 ottobre a Saint Moritz: da quel giorno si sono perse le sue tracce.

Da domani sarà un mese dalla sua scomparsa, un periodo che fa temere il peggio: le ricerche dei carabinieri di Lenno non lasciano spazio all'ottimismo, l'ipotesi più probabile è che la donna possa aver compiuto un gesto estremo (era giunta in Italia per distogliere la mente dal lutto del padre, morto a settembre).

I carabinieri sono riusciti a ricostruire, tramite la chiave elettronica della camera da letto dell'Hotel Britannia, di alcune testimonianze e degli scontrini, tutti i suoi movimenti fra martedì 4 e venerdì 7 ottobre.
Glenys Sylvia Turner, di Derby, era partita da Birmingham con l'aereo delle 14, dopo aver raggiunto la Malpensa, è arrivata in serata a Griante in serata.
Il giorno seguente ha effettuato alcuni acquisti, chiesto informazioni a un dipendente dell'albergo sulla chiesa di San Martino e l'ultimo ingresso nella camera registrato dalla chiave elettronica è quello del 6 ottobre.

Il giorno 7, venerdì, ha fatto parte di un gruppo di 46 persone (suoi connazionali) alla gita a Saint Moritz: la guida italiana se la ricorda per il fatto che si era dimenticata i biglietti. Il conto poi torna: 46 persone erano partite e 46 persone erano rientrate ma Glenys Sylvia Turner non è più entrata nella sua stanza.

Da quel momento della donna nessuna traccia, documenti, vestiti e soldi lasciati in albergo. L'allarme era stato lanciato l'11 ottobre, martedì, quando avrebbe dovuto lasciare l'albergo per rientrare in patria. Le ricerche dei carabinieri, che avevano coinvolto anche il personale del soccorso alpino per cercare nei dirupi sotto la chiesa di San Martino, non avevano però dato esito.

La recente scomparsa del padre, a settembre, il fatto che nella sua camera sia stato ritrovato il "libro degli avvenimenti", con i ricordi del padre e del suo funerale, fa supporre che possa aver deciso di compiere un gesto estremo: nessun biglietto o altro è comunque stato trovato che annunciasse questo suo intendimento. Le indagini dei carabinieri di Lenno e della compagnia di Menaggio proseguiranno.

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