Il pittore manager
e le sue 500 opere

LORA Export manager di professione per trent'anni, con l'animo del pittore fin dalla nascita. È la storia di Flavio Guenzi, nato a Como ottant'anni fa e da venti residente a Lora dopo essere stato per un periodo milanese di adozione.
E nella casa colonica restaurata dove vive con la moglie e una ventina di gatti non si respira una semplice atmosfera, ma si percepisce tutta l'intensità della pittura vissuta come amore  che ha sfornato cinquecento opere.
«Dopo la laurea in Economia alla Bocconi ho lavorato come direttore dell'esportazione per una società e ho viaggiato molto - racconta il pittore - ho iniziato a dipingere per caso, mio fratello aveva comprato dei colori e ho provato ad usarli».
Era il 1972: il primo dipinto raffigura dall'esterno la casa dove vive oggi. Da allora ha esposto le sue opere in una ventina di mostre personali in diverse città d'Italia e all'estero, con natura e paesaggi come protagonisti dei suoi dipinti. E se i critici d'arte apprezzano la sua "poesia del paesaggio", le sue nature morte e la sua pittura "semplice e pulita e con un colore che canta", parlando di sé il pittore ironizza: «Sono egocentrico ma consapevole che i miei limiti sono illimitati e mi piace collezionare i miei ritratti fatti da amici e familiari». E non ha mai avuto dubbi chi lo conosce bene, come la moglie Anna Lucia e l'amico pittore Milan Goldschmiedt: la sua è vocazione innata e supportata da una grande cultura in materia. E l'artista comasco dedica proprio all'amico scomparso di recente, con l'affetto di chi ha condiviso stima e sodalizio umano, un desiderio: «Organizzare una mostra in suo ricordo in città, la sua tecnica è davvero singolare e ho cercato di illustrarla in un saggio» spiega Guenzi che è anche critico d'arte. Ma non solo: critico cinematografico per la Provincia da giovane, ha studiato da tenore con famosi cantanti e la Camera di Commercio ha pubblicato la sua tesi.

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