Conti, il debutto
in attesa di papà

"Mio padre è anche il mio procuratore - sottolinea Andrea -: è una figura importante nel mio percorso, ma le domande su un suo impegno in società è meglio farle a lui"

A farsi dare del "raccomandato" non ci sta proprio. Andrea Conti, 22 anni, portiere del Como, vorrebbe non essere ricordato come il figlio di Claudio, imprenditore di Busto Arsizio. Lo scorso anno alla Gallaratese, quest'anno al Como, Conti si è portato appiccicato questa etichetta. Vero è che da mesi è dato per imminente, nonostante le smentite, l'impegno del padre nella cordata di imprenditori che dovrebbe affiancare Amilcare Rivetti alla guida del Como.
«Mio padre è anche il mio procuratore - sottolinea Andrea -: è una figura importante nel mio percorso, ma le domande su un suo impegno in società è meglio farle a lui. Io sono qui per giocare a calcio. E voglio sfruttare al meglio l'occasione di giocare nei professionisti».
Conti non nasconde comunque la passione calcistica del padre: «È un imprenditore innamorato del calcio. Solo per passione ha sostenuto l'esame per diventare agente Uefa. Io voglio solo dire che quello che ho conquistato, poco o tanto, è frutto del mio lavoro e dei sacrifici che ho fatto. E per superare i problemi che ho avuto in passato ho dovuto contare solo sulle mie forze».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Calcio Como: parla Conti