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Sabato 19 Novembre 2011
Inverigo, progetto nuovo hotel
Anche gli alpini lo bocciano
Un piano del Comune prevede la costruzione di un albergo e residenze private che oscurerebbe Santa Maria alla Rotonda, inaugurato da Don Gnocchi, il "beato" delle Penne Nere.
INVERIGO - Una raccolta firme, mozioni, osservazioni da presentare in municipio. Una vera e propria sollevazione popolare che si vuole abbia rilievo nazionale, per bloccare quello che viene ritenuto uno schiaffo in pieno volto al paesaggio che è valso a Inverigo il titolo di perla della Brianza. Ovvero la realizzazione di un hotel con un centinaio di camere, un ristorante e residenze private. E in prima fila ci saranno gli Alpini, pronti a mobilitarsi da tutta la penisola per difendere il "loro" beato, don Carlo Gnocchi, e la sua memoria, perché è a pochi metri dal centro Santa Maria alla Rotonda, inaugurato dal padre dei mutilatini nel 1949 e prima sede della sua Pro Juventute, che tutto questo verrà costruito.
Giovedì sera è stata indetta un'assemblea per chiamare a raccolta cittadini e associazioni e organizzare quanto prima una campagna di dissenso, visto che di fatto resta circa un mese per presentare delle osservazioni al piano.
All'appello, lanciato da Comitato Inverigo 2021, hanno risposto in molti, a partire dall'altro gruppo di opposizione consiliare, Uniti per Inverigo, e i sodalizi ambientalisti, Le Contrade e L'Orrido. E poi i residenti di via Curcetto, che già in anno fa scrissero al Comune chiedendo di venire informati in merito al procedere di questo piano. E gli Alpini, presenti con Luca Boschini sono pronti a una mobilitazione coinvolgendo le Penne nere di tutta Italia per opporsi all'ipotesi di veder oscurata la Rotonda.
Sul giornale La Provincia di sabato 19 novembre l'articolo completo
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