Gli artigiani "mani dell'artista"
Pomodoro: siete fondamentali

«Nella nostra vita standardizzata, dobbiamo recuperare il coraggio di scavare in profondità perché è solo con l'uso delle mani che si trasforma la realtà. E per fare ciò non servono gli artisti, occorrono gli artigiani».
Un invito all'introspezione, all'insegna del pragmatismo, ecco il monito lanciato ieri sera dal maestro Arnaldo Pomodoro dall'ex basilica di Sant'Ambrogio a Cantù per inaugurare il ciclo di appuntamenti culturali promossi dal Clab.

CANTU' «Nella nostra vita standardizzata, dobbiamo recuperare il coraggio di scavare in profondità perché è solo con l'uso delle mani che si trasforma la realtà. E per fare ciò non servono gli artisti, occorrono gli artigiani».
Un invito all'introspezione, all'insegna del pragmatismo, ecco il monito lanciato ieri sera dal maestro Arnaldo Pomodoro dall'ex basilica di Sant'Ambrogio a Cantù per inaugurare il ciclo di appuntamenti culturali promossi dal Clab.
Nella stanza gremita, alla presenza di autorità e imprenditori, con un maxi schermo montato nel vicino Salone del consiglio comunale per gli studenti, il maestro, incalzato da Aldo Colonnetti, coordinatore scientifico del Clab, non ha nascosto la paura che i giovani si allontanino sempre più dalle professioni manuali. Quelle che hanno permesso a lui di realizzare lo splendido Salone delle Armi, esposto al museo Poldi Pezzoli di Milano. Il tutto, grazie alla maestria degli artigiani canturini della Passpartout, azienda guidata da Fabrizio Molteni, membro del comitato Clab, che non ha nascosto l'orgoglio di essere riuscito con la sua squadra a trasformare semplici strutture di carpenteria in un'opera ammirata nel mondo.

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Eco di Bergamo Arnaldo Pomodoro