Cultura e Spettacoli
Domenica 27 Novembre 2011
Dopo McCartney, Noel
L'altra metà degli Oasis
Il 28 novembre il fratello ribelle di Liam porta le sue canzoni sul palco lombardo dell'Alcatraz. Guarda il video.
di Alessio Brunialti
Se Paul McCartney, di scena al Forum di Assago il 26 novembre, è un reperto archeologico del rock, prossimo ai settant'anni di cui cinquanta e più passati sulla scena, Noel Gallagher ai tempi degli esordi degli Oasis era stato dai più individuato come giovane erede della tradizione britannica inaugurata proprio dai Beatles. Ma il tempo passa inesorabile anche per lui, così come si susseguono i "corsi e ricorsi" della musica pop. Lo ritroviamo il 28 novembre a "Milano in", un Alcatraz sold out (ma il concerto sarà trasmesso in "radio visione" su Rtl 102.5, canale 36 del digitale terrestre), la perenne lite con il fratello Liam risoltasi nello scioglimento del fortunato sodalizio, ora solista non troppo convinto, forse perché ben consapevole delle aspettative suscitate da una sua carriera individuale. Infatti, tecnicamente, non è un artista solista, ma il leader dei Noel Gallagher's High Flying Birds (così come il fratello guida i Beady Eye, ovvero gli Oasis meno uno).
Un quintetto che esegue per metà canzoni del primo album dopo lo scioglimento, per l'altra metà brani dell'altra band tra cui le immancabili "Wonderwall" e "Look back in anger". A quanto pare è già pronta l'opera numero due, d'impianto più psichedelico, realizzata assieme agli Amorphous Androgynous e pronta per il prossimo anno, ma qualcosa fa pensare che in un futuro che sta solo a Noel e Liam decidere quanto debba essere lontano, le asperità passeranno in secondo piano e gli Oasis risorgeranno: è scritto nel grande oroscopo dei gruppi rock. E c'è chi sta peggio, almeno in termini di coerenza. Formazione atipica e originalissima, gli Smashing Pumpkins erano il parto della mente genialoide e bizzosa di Billy Corgan. Dopo averli sciolti, avere creato un altro gruppo, avere tentato la carriera solista, stasera Corgan è al Forum (biglietti da 40 a 30 euro) alla guida di una nuova incarnazione degli Smashing Pumpkins che sembra proprio una di quelle situazioni in cui l'uso del nome, se pure legittimo legalmente, è puramente commerciale, proprio come fanno i vecchi rocker.
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