I ladri tornano a Lezzeno
Stavolta il bottino è modesto

LEZZENO Il paese non è esentato dalla catena di furti che riguarda in questo periodo l'alto Triangolo Lariano. Per Lezzeno, però, i ladri sembrano avere un'indole di ripetitività che in parte stupisce.

Tornare sul luogo del delitto a volte può essere controproducente per i banditi, ed infatti, come capitato in questa occasione, i derubati avevano preso le logiche contromosse. I malviventi si sono introdotti, senza grossi risultati, per la terza volta nel bocciodromo e per la seconda, con bottino comunque misero, nella casa di riposo Villa Citterio.

Dopo le prime visite, i derubati non sono rimasti ad attendere il nuovo colpo: «A me la si può fare una volta, ma la seconda no. Dopo il primo furto mi sono guardata bene dal tenere ancora contanti in ufficio, e questa volta ,il bottino è risultato decisamente più limitato» - dice la direttrice di Villa Citterio, Valeria Meroni - «Purtroppo i volontari della casa di riposo hanno un armadietto in cui c'erano soldi per le tessere ed un portatile, hanno preso quello. Nello stesso vano c'era uno schermo home theatre, ma non l'hanno toccato».

Il furto la notte tra lunedì 21 e martedì 22: «Hanno forzato la finestra del mio ufficio e sono entrati, è sicuramente qualcuno che ci conosce perché è difficile, tra tutte le finestre, individuare la mia. In ogni caso vedremo di attrezzarci con un sistema di allarme, considerate le continue sgradite visite».
 
Se a Villa Citterio l'allarme sarà inserito a breve, nel bocciodromo è già presente ed è servito per evitare il furto. Nella struttura infatti, la stessa notte, i ladri hanno forzato la finestra per puntare alla macchinette mangiasoldi. Sarebbe stato il terzo furto nel giro di pochi mesi; in questo caso, però, non è riuscito.
 
Dopo l'ultima "visita" ci si era attrezzati con un sistema di rilevamento del movimento, che ha subito fatto scattare l'allarme e messo in fuga i ladri. Questa volta erano passati dalla finestra per tentare di mettere a segno il colpo.
                                                                                                    G. Cri.