Tessile, allarme per il 2012
«Primi sei mesi difficili»

Massimo Trabattoni, vicepresidente del Gruppo Filiera Tessile di Confindustria Como, ha aperto ieri il tradizionale appuntamento con l'Osservatorio Distretto Tessile di Como, organizzato dal Centro di via Castelnuovo.

COMO «La ripartenza del primo semestre 2011 ha subito uno stallo a partire dal mese di ottobre, dovuto allo scenario macroeconomico attuale che modificherà significativamente i bilanci finali, comunque in lieve crescita. Il 2012 partirà con un pesante rallentamento, almeno nella prima parte dell'anno. I clienti non stanno ordinando e hanno ancora i magazzini pieni. In questo quadro di generale incertezza, chiediamo al Governo interventi per eliminare quelle criticità, ormai malattie endemiche, che minacciano la sopravvivenza delle nostre aziende».
Così Massimo Trabattoni, vicepresidente del Gruppo Filiera Tessile di Confindustria Como, ha aperto ieri il tradizionale appuntamento con l'Osservatorio Distretto Tessile di Como, organizzato dal Centro di via Castelnuovo.
«Abbiamo i salari più bassi e, allo stesso tempo, il costo del lavoro più alto d'Europa. Lo stesso vale per la bolletta energetica, la più cara in ambito Cee. A questa zavorra, da luglio si è aggiunto il rialzo dei tassi di interesse, balzati nel giro di pochi mesi dal 2% al 9%».
Alla luce dei futuri scenari, sarà sempre più difficile per le imprese sopportare questi balzelli che sottraggono ingenti risorse allo sviluppo. «E' necessario adeguarsi agli standard europei per non soccombere. La concorrenza si farà spietata, d'ora in poi dovremo difenderci non solo dai competitor lontani, ma anche da quelli vicini. Oltre che sulla qualità, il confronto sarà inevitabilmente destinato a inasprirsi sul prezzo».

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