Tassa rifiuti di Como
Bruni: «Da aumentare»

Nuova proroga in vista per il bando di concorso da 82 milioni. La Tarsu andrà ritoccata. Si ipotizza un aumento del 12,5 per cento

COMO «La questione è molto complessa, ma nelle prossime ore avremo un incontro per decidere quale strada imboccare e nel giro di una decina di giorni scioglieremo tutte le riserve». All'indomani delle polemiche sull'appalto rifiuti scaduto da 5 anni e sui ritardi della nuova gara da 82 milioni (è in arrivo l'ennesima proroga), è stato il sindaco Stefano Bruni - peraltro titolare della delega all'Ambiente - a chiarire nel dettaglio, per la prima volta, i motivi dello stallo. In attesa del nuovo bando, l'unica certezza è l'aumento della tassa rifiuti (Tarsu), che potrebbe però salire inizialmente del 12,5% e non del previsto 25%.
Bruni in consiglio ha detto: «C'è stata una prima gara che rispettava nei contenuti la delibera di indirizzo votata in aula ma l'unico partecipante, Econord, non ha raggiunto il punteggio minimo richiesto, è stato escluso e ha fatto ricorso al Tar. Abbiamo fatto una seconda gara, puntualizzando alcuni aspetti. Hanno partecipati Econord e Aimeri, ma la commissione ha ritenuto ci fosse una carenza nella documentazione fornita, quindi entrambe sono state escluse. Non si possono fare illazioni su una presunta dilazione dei tempi per favorire Econord, come ho detto la prima gara non è stata assegnata anche se erano loro gli unici concorrenti...». «Il Tar ha dato ragione al Comune in via definitiva sul ricorso. Abbiamo voluto aspettare  le motivazioni perché potevano esserci spunti interessanti per il nuovo bando, sono arrivate e ora è ripreso l'iter per la gara. Tuttavia l'appalto attuale - ha detto Bruni - scade il 31 dicembre di quest'anno e dovremo fare una nuova proroga, anche se non avremmo voluto e la riteniamo una iattura per la città. Il bando tra l'altro è sostanzialmente pronto ma c'è un tema difficile da valutare e nelle prossime ore si terrà un vertice. Qual è il problema? Il nuovo appalto costa il 25% in più di quello in corso ed è previsto che la copertura a carico dei cittadini tramite un aumento della Tarsu, ma la procedura di gara richiede circa sei mesi. Entro il primo semestre 2012 la procedura potrebbe concludersi, però iniziare il servizio il 1° luglio sarebbe problematico. Bisognerebbe infatti aumentare adesso la Tarsu almeno del 12,5% per poter finanziare metà anno di servizio. Con il rischio che, se la procedura non dovesse andare a buon fine (come accaduto con le precedenti gare, ndr), dovremmo restituire ai cittadini quanto incassato, con enormi complicazioni. Per evitarlo bisognerebbe fare una gara che decorre dal 1° gennaio 2013 ma ci sono molte riserve da parte nostra a concedere una proroga per tutto il 2012».


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