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Mercoledì 07 Dicembre 2011
Altra promessa del Comune:
«Via le ultime antenne»
Lunedì mattina i tecnici avevano smontato una maxi antenna, ma non le altre due sul Baradello. Ieri, dopo 24 ore di incertezza e l'ennesimo summit, l'amministrazione cittadina ha comunicato che spariranno anche i due impianti presenti sul parapetto.
COMO Lunedì mattina i tecnici avevano smontato una maxi antenna, ma non le altre due, che infatti restano ancora sulla sommità del Baradello.
Ieri, dopo 24 ore di incertezza e l'ennesimo summit (il caso della torre trasformata dal Comune in una sorta di traliccio era stato sollevato da La Provincia nel luglio scorso), l'amministrazione cittadina ha comunicato ufficialmente che spariranno anche i due impianti tuttora presenti sul parapetto. Ma, per ora, non ha dato indicazioni dettagliate sulla tempistica. Si tratta dei pali per i ponti radio della Polizia locale: «Saranno fatti tutti i passi necessari per toglierle - ha fatto sapere il Comune - Per gli impianti al servizio della Polizia locale si è infatti proceduto, d'intesa con la Soprintendenza, a ipotizzare una soluzione di minor impatto visivo. Tale ipotesi, già verificata con i tecnici, sarà ora sottoposta all'attenzione degli enti preposti al rilascio dei necessari pareri e autorizzazioni. In sintesi, al posto delle due antenne verrà posizionato un unico impianto, di dimensioni molto ridotte, poco più grande di un mattone».
L'impatto visivo sarà ridotto sostanzialmente a zero. Il dispositivo scelto da Palazzo Cernezzi per sostituire gli attuali impianti (alti più di un metro) è già stato utilizzato con successo a Venezia. Una volta portata a termine l'operazione annunciata ieri, sul Baradello resteranno solo la stazione meteo e antincendio del Parco Spina Verde (una parte è agganciata proprio a uno dei due pali dei vigili). Ma questo impianto verrà spostato nella zona centrale, rimasta libera dopo la rimozione delle antenne del Comune effettuata lunedì (pertanto sarà quasi invisibile dal basso). Insomma, tra poco si potrà finalmente festeggiare la completa "liberazione" di uno dei simboli di Como, a lungo deturpato.
Le antenne sparite 48 ore fa, va ricordato, non erano nemmeno autorizzate.
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