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Giovedì 08 Dicembre 2011
Mozzate, impreditore accusa
<Preso a pugni dal sindaco>
Il burrascoso episodio sarebbe legato all'operazione urbanistica riguardante l'ex Piccinelli, un circostanza confermata dal portavoce dell'amministrazione civica, ma smentita dall'imprenditore, secondo il quale la discussione avrebbe riguardato un debito di alcuni milioni di euro a lui non pagato dalla partecipata Mozzate patrimonio.
MOZZATE - L'imprenditore edile Vladimiro Rampazzo accusa il sindaco Denis Bettoni di averlo aggredito e preso a pugni in Comune.
«L'ex-Piccinelli non c'entra nulla, martedì mattina attorno alle 11, ero andato in municipio per parlare con il sindaco Bettoni del mancato pagamento, da parte della Mozzate patrimonio, di diversi milioni di euro per affitti arretrati, contratti non onorati, assieme ad altre opere e manutenzioni - è il racconto di Vladimiro Rampazzo - d'improvviso il sindaco ha smesso di parlare e mi ha preso per un braccio trascinandomi fuori dal suo ufficio, poi mi ha tirato due pugni in mezzo petto, cercando poi di colpirmi al viso, cosa che sono riuscito ad evitare, mi ha allora spintonato, facendomi cadere dal gradino dell'ufficio, stava ancora per venirmi ma addosso, ma è stato trattenuto e fermato da alcuni dipendenti del Comune».
L'imprenditore si dice sconvolto: «Ero andato soltanto a chiedere il pagamento del dovuto da parte di Mozzate patrimonio, non pensavo assolutamente che potesse accadermi nulla del genere e non riesco ancora a trovare alcuna ragione logica per quanto mi è successo - conclude Rampazzo - dal Comune mi sono subito recato alla vicina caserma dei carabinieri, ma ero sotto choc, avevo la nausea e non riuscivo a parlare, sono allora stato accompagnato al pronto soccorso, dove i sanitari mi hanno diagnosticato sette giorni di prognosi, invitandomi però a ripresentarmi per esser sottoposto ad altri controlli medici; intendo certamente denunciare il sindaco per l'accaduto».
In difesa di Bettoni, ieri irraggiungibile telefonicamente, interviene l'assessore Stefano Banfi: «Mi schiero a fianco del sindaco - spiega l'amministratore - da quel che mi risulta la discussione ha riguardato in particolare la vicenda dell'acquisto dell'area dell'ex Piccinelli e delle rate del mutuo, per oltre 400 mila euro, che la società Rima 3 srl deve al Comune. Ricordo che, con la delibera di giunta numero 92 dello scorso 27 aprile, era stata concessa una proroga ai fornitori della Mozzate patrimonio, per cercare di ovviare al circolo vizioso riguardante ordini di pagamento legati alle attività della partecipata non ottemperati. Sulla base delle esigenze di bilancio, e nel rispetto di quanto chiesto dalla Corte dei conti, è stato un atto dovuto della giunta chiedere ora ai privati di versare le somme stabilite».
L'assessore ridimensiona l'accaduto, e giustifica solo in parte il comportamento del primo cittadino: «Non mi risultano pugni, al massimo qualche spintone - prosegue Banfi - io ritengo che un sindaco dovrebbe essere impermeabile a tutto, dimostrando quindi sempre di avere la capacità di assorbire le critiche ed anche le provocazioni senza mai reagire. Bettoni, avrebbe fatto meglio ad avere più pazienza, ma penso sia necessario dimostrare da parte di tutti il rispetto del ruolo istituzionale del sindaco evitando, come invece è accaduto nel caso specifico, da quanto mi ha riferito il sindaco, di rimanere ostinatamente nel suo ufficio, anche quando questi aveva già risposto a tutte domande che gli erano state poste, un comportamento che avrebbe insomma fatto perdere la pazienza anche alla Lucia dei Promessi sposi».
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