Campione d'Italia, maestoso cigno
travolto e ucciso sul Ceresio

Solo la polizia locale ha pensato di avvertirci notando l'animale accasciato fuori dall'acqua - racconta il presidente della Società protezione animali di Bellinzona - era ormai buio e l'intervento è stato rinviato al giorno successivo

CAMPIONE D'ITALIA - Si è trascinato sulla riva del lago, alla deriva come un relitto squassato da onde e venti di tempesta. Un ammasso informe di piume bianche imbrattate da sangue mescolato a terriccio, abbandonato quasi fosse un sacchetto di plastica trasportato dalla corrente. Troppo tardi qualcuno ha ascoltato il suo canto e lo ha tradotto in grido di dolore.

È finito così, tra le braccia di un veterinario che ha scosso il capo quando ha visto il corpo squarciato sotto l'ala, il veleggiare leggero e altezzoso di un cigno reale. Un motoscafo ha invaso il suo regno, tra le acque placide del Ceresio, e lo ha travolto abbandonandolo alla scia del suo destino senza preoccuparsi di prestigio ed eleganza.

«Il medico ha dovuto addormentarlo» racconta Arnaldo Besomi, il presidente della Società protezione animali di Bellinzona che è intervenuta per soccorrere l'animale ferito.

Misura le parole. Non dice «sopprimerlo», non aggiunge «per sempre»: quell'addormentarlo è un po' come una carezza della buona notte. Un ultimo omaggio al candore del piumaggio, alla leggerezza del volo e alla grazia dei movimenti che ne hanno fatto un protagonista nell'arte, nella letteratura e nella musica.

Anche un simbolo del rinnovamento che porta alla salvezza e alla felicità quando, brutto anatroccolo, si trasforma in maestoso volatile.
Nessun lieto fine come nella fiaba, però, nello specchio d'acqua davanti a Campione. Il pilota del motoscafo ha trattato eleganza e leggenda come carta straccia e non si è minimamente preoccupato di avvertire i guardia caccia o l'associazione segnando la fine del cigno.

«Solo la polizia locale ha pensato di avvertirci notando l'animale accasciato fuori dall'acqua - racconta ancora Besomi - era ormai buio e l'intervento è stato rinviato al giorno successivo. Quando siamo arrivati era ancora vivo e lo abbiamo portato da un veterinario; inutilmente. È stato sicuramente investito da un motoscafo che lo ha ferito gravemente. Purtroppo succede».

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