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Sabato 17 Dicembre 2011
Neve a Como
Servizio sospeso
«Il servizio neve è sospeso».La comunicazione dell'ingegnere capo di Palazzo Cernezzi, Antonio Viola, nel tardo pomeriggio di giovedì ha seminato panico e sconcerto non solo negli uffici comunali e tra le ditte appaltatrici. In serata, il controordine: almeno il servizio minimo sarà assicurato.
COMO «Il servizio neve è sospeso».La comunicazione dell'ingegnere capo di Palazzo Cernezzi, Antonio Viola, nel tardo pomeriggio di giovedì ha seminato panico e sconcerto non solo negli uffici comunali e tra le ditte appaltatrici. In serata, il controordine: almeno il servizio minimo sarà assicurato.
In ogni caso, la città ogni mattina continuerà a guardare il cielo e ad augurarsi che nevichi solo in montagna. Già un mese fa, aveva appreso che il piano neve 2011 - 2012 è ridotto del 70% rispetto all'anno scorso, finanziato con 500mila euro invece del milione e mezzo dell'inverno precedente.
In effetti, giovedì, con un clima ancora ben sopra lo zero, almeno di giorno e qualche discesa notturna intorno al punto di ghiaccio, la comunicazione poteva sembrare un'esercitazione teorica.
Invece, rivela il disagio profondo degli enti locali, grandi, medi e piccoli in questo dicembre di crisi e di manovre "lacrime e sangue" : non possono spendere soldi.
Le prime prove tecniche di federalismo in questo 2011 hanno prodotto l'effetto di ridurre i trasferimenti dello Stato e il Patto di stabilità impedisce di utilizzare le disponibilità di bilancio, con minacce di tagli ulteriori per chi si permette uscite non compensate da entrate sullo stesso capitolo. Un argomento sul quale stanno dibattendo tutti i sindaci d'Italia, ma soprattutto i primi cittadini delle città virtuose e l'associazione nazionale dei Comuni, Anci, ha chiesto un incontro al premier Mario Monti perché le realtà locali sono in sofferenza e non sono più in grado di erogare servizi. Como non è su un altro pianeta.
Mentre i metereologi indicano l'arrivo di un'ondata di gelo, la sospensione del servizio neve non è una follia, dunque, ma la conseguenza di una lunga serie di strette finanziarie sui Comuni, proprio quelli che dovevano essere i protagonisti di magnifiche sorti e collettive. L'insidia alle porte è il ghiaccio e, nel servizio neve, è compresa la salatura delle strade, con passaggi tanto più frequenti quanto più si profilano rischi. Per incominciare, la salatura sarebbe stata sospesa.
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola sabato 18 dicembre
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