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Lunedì 19 Dicembre 2011
Anziana ipnotizzata
e derubata dei gioielli
Lei è sicura di essere stata ipnotizzata. Non sa spiegarsi altrimenti la scena di cui è stata suo malgrado protagonista, ma che ai carabinieri di Como ha raccontato come fosse una semplice spettatrice. Tornano a colpire i truffatori degli anziani.
COMO Lei è sicura di essere stata ipnotizzata. Non sa spiegarsi altrimenti la scena di cui è stata suo malgrado protagonista, ma che ai carabinieri ha raccontato come fosse una semplice spettatrice. Tornano a colpire i truffatori degli anziani. Malviventi senza scrupoli che, dopo aver scelto accuratamente le loro vittime non esitano a derubarle con crudeli inganni.
L'ultimo episodio risale a martedì scorso e, come teatro, ha un condominio agli inizi di viale Varese. La vittima è una donna di 80 anni che, in tarda mattinata, stava rientrando in casa quando, sul cancello, viene fermata dal truffatore. Un uomo descritto come un quarantenne, distinto, vestito tutto di scuro. Il malvivente si presenta come un amico del figlio della signora: «Mi ha mandato lui - spiega - Io sto ristrutturando casa e volevo vedere il suo parquet». I due si fermano a lungo a parlare all'ingresso del condominio, dove in molti li vedono. Eppure nessuno si insospettisce, perché sembrano conoscersi bene.
Alla fine della lunga chiacchierata il truffatore riesce a convincere la sua vittima ad accompagnarlo nell'appartamento per guardare il parquet della sala da pranzo. Peccato che, una volta in casa, anziché interessarsi del pavimento l'uomo si sia indirizzato immediatamente verso la camera da letto.
Come impossibilitata a reagire l'anziana signora segue il delinquente e lo vede aprire i cassetti e gli armati alla ricerca dei suoi gioielli. Il tutto con la scusa di lasciare a lei, in consegna, alcuni preziosi: «Sa - avrebbe detto il truffatore - vorrei chiederle di custodirli qui per me. Sto ristrutturando e non vorrei che gli operai mi rubassero qualcosa». Alla fine l'uomo riesce a trovare i gioielli della pensionata e, per distrarla proprio nel momento del furto, impugna il telefono: «Chiamiamo suo figlio». La donna è completamente in balìa del delinquente.
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