Spese controllate
Commercianti infuriati

Nell'ultima domenica di shopping anche il freno del divieto di spendere mille euro in contanti della manovra Monti. Il presidente dei Commercianti: «Frena anche gli unici che possono spendere come gli svizzeri e i tedeschi». Oggi consiglio straordinario di Confcommercio

COMO «Sono i clienti i primi a notare che non è un Natale come gli altri anni e che non bisogna stare in coda nei negozi per fare acquisti».
Giansilvio Primavesi dice che, per fortuna, l'ultima domenica di acquisti prima di Natale è andata meglio di sabato e di tutti i fine settimana di dicembre: «Si spende sempre poco, ma come diceva Roosvelt "comprate poco, purché compriate"».
Però sono i clienti a fare l'analisi di una stagione «che a novembre sembrava tenere e che a dicembre ha subìto una fase di stallo». Colpa della crisi, certo ma anche della manovra Monti che manda in crisi anche chi i soldi ce li ha.
«Oggi arriva un cliente, svizzero. Il conto finale è di mille euro. Dice che vorrebbe pagare in contanti perché gli converrebbe, per il cambio, ma aggiunge di sapere che noi italiani non possiamo più prendere mille euro in contanti. Allora paga con una carta di credito. Il circuito Visa ritarda l'operazione. Ne estrae un'altra e questa volta l'operazione va a buon fine. Ma lui si lamenta: "certo che voi italiani siete singolari, non volete i contanti e poi rallentate anche i pagamenti". Ma che figure facciamo?».
Un commerciante che accetta un pagamento in contanti di mille euro prende una multa di 3mila euro. E se il cliente non intende pagare con la carta di credito, il commerciante rinuncia alla spesa.
«A parte che chi fa il nero, continuerà a farlo ma gli svizzeri e i tedeschi cosa c'entrano con le tasse italiane? Questa è una stortura». Proprio per discutere del peggioramento causato dalla manovra Monti, non solo sulle spese in contanti ma anche sulla liberalizzazione degli orari, oggi è stato convocato un consiglio straordinario di Confcommercio.

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