Palazzetto in aula,
Schiaffo al sindaco

COMO Il sindaco Stefano Bruni l'aveva indicato come primo obiettivo del suo secondo mandato, parlando di lavori al via a marzo 2009. A una manciata di mesi dalla fine della sua esperienza amministrativa si è ritrovato praticamente da solo in consiglio comunale. Sul tavolo proprio quel primo obiettivo, cioé il villaggio dello sport di Muggiò.
Lunedì sera infatti alle 22 il sindaco è tornato sulla delibera del palazzetto, sospesa dal 28 febbraio per la richiesta dell'aula di una serie di approfondimenti. Poco dopo è intervenuto Vincenzo Sapere (gruppo misto) dicendo: «Lei abusa della nostra intelligenza portando questa delibera nell'ultimo consiglio prima delle vacanze di Natale, dopo mesi di stop e senza maggioranza. Dove vuole arrivare?».
Bruno Magatti (Paco) a quel punto ha detto che nel progetto «il Comune deve contribuire con 6 milioni e 330mila euro e sarebbe il caso di fare delle scelte con discussioni approfondite, non in questo modo» e ha chiesto la verifica del numero legale. Fuori dall'aula tutta l'opposizione, ma anche il gruppo di Forza Como-Autonomia liberale (con l'eccezione di Massimo Serrentino, che è rimasto a sostenere il sindaco). All'appello hanno risposto in 17 consiglieri (il numero legale è fissato a 21) che sono scesi a 15 alla seconda chiamata a cui è inevitabilmente seguita la sospensione dei lavori, non essendoci la maggioranza.
«Era all'ordine del giorno - ha commentato Bruni al termine della seduta - e le minoranze aspirano ad amministrare la città, ma poi scappano. Invece dovrebbero stare in aula e bocciare il progetto se non lo condividono. Ma come si fa a votare contro a un progetto così importante, basato su 14 milioni di euro finanziati da privati e 6 milioni dal pubblico?». In realtà all'interno dello stesso Pdl diversi consiglieri non sono favorevoli all'iniziativa e lo stesso assessore allo Sport Stefano Molinari aveva manifestato diverse perplessità sulla sostenibilità dell'operazione in questo momento.

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