Crisi delle Grafiche Dotti
Mille euro ai dipendenti

Piccolo anticipo ai lavoratori di Cernobbio e Casnate, reso possibile dalla vendita di alcuni macchinari

CERNOBBIO Mille euro per ciascuno dei 43 dipendenti delle Grafiche Dotti di Cernobbio e Casnate con Bernate, riconoscimento della cassa integrazione straordinaria per i prossimi 12 mesi a partire da lunedì 19, disponibilità delle casse rurali del territorio comasco ad anticipare le quote tenendo conto dei ritardi che solitamente si manifestano all'inizio del procedimento, probabile ricorso dell'azienda al concordato preventivo, tentativo estremo per scongiurare lo spettro del fallimento, parola che è suonata sinistramente l'altra sera in consiglio comunale a Cernobbio.

Questi, in sintesi, sono i risultati della mediazione dei sindaci cernobbiese, Simona Saladini, e casnatese, Fabio Bulgheroni, apertamente schierati dalla parte del sindacato rappresentato da Giovanni Fagone, segretario generale del settore comunicazione Cgil. Un intervento valso ad avvicinare le parti, seppur a fronte della difficile situazione in cui versa l'azienda articolata nelle due unità produttive, grafica a Cernobbio e scatolificio a Casnate con Bernate.

L'incontro tenuto nella sala consiliare di Cernobbio, promosso dal sindaco Saladini con partecipazione del primo cittadino di Casnate con Bernate, di tutti i dipendenti e dei sindacati, oltre che dei rappresentanti di Confindustria e dei consulenti dell'azienda, ha permesso di fare un po' di chiarezza tra le parti e confermare l'assegnazione della pur modesta anticipazione sulla cospicua entità degli stipendi arretrati.

«L'erogazione  dell'acconto è stata resa possibile grazie alla vendita di alcune macchine per un'entità di 51 mila euro. Si sta purtroppo assistendo a una pesante crisi che ha colpito l'azienda anche tra i soci di riferimento, rappresentati dalla famiglia Dotti» - dice la Saladini - «È stato loro rivolto un forte richiamo all'etica, tenendo conto del sacrificio che le maestranze, dotate di elevate professionalità, hanno già affrontato nell'attesa di mesi di retribuzione non corrisposta».

Nel corso del dibattito avvenuto in consiglio comunale, introdotto dal consigliere Eleonora Galli, è stato detto che «alla guida dell'azienda, nel cambio generazionale, è venuto a mancare lo sprint necessario per l'adeguamento alle nuove esigenze di mercato». Ne è derivata una pesantissima situazione nonostante l'esistenza di ordini di lavoro da parte della clientela.

I sindaci di Cernobbio e Casnate con Bernate hanno assicurato che non lasceranno soli i lavoratori e si adopereranno, d'intesa con l'assessorato provinciale al lavoro, per favorire mobilità e riconversioni anche per il personale femminile. «Tutti» - conclude il sindaco Saladini - «attendiamo però dall'azienda quel passo in più che finora è stato troppo lento e incerto».
                                                                                          Marco Luppi

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