L'influenza parte piano
Il picco a metà gennaio

A Como primi casi di virus che colpiscono l'apparato gastroenterico e le alte vie respiratorie. I medici: «Non servono antibiotici, anzi sono controindicati»

COMO - Primi casi di influenza sul Lario, anche se il picco è atteso tra la metà e la fine di gennaio.
Ieri, intanto, si è chiusa definitivamente la campagna vaccinale e le stime dell'Asl sono positive: in attesa dei dati ufficiali, si parla di un alto tasso d'adesione in linea con quello dell'anno scorso, quando si vaccinarono 92mila persone, pari al 71% dei soggetti a rischio. Il nuovo meccanismo, finito al centro delle polemiche nelle scorse settimane (malati cronici e persone fino a 75 anni sono stati indirizzati nelle sedi territoriali, solo gli "over 75" dal medico di famiglia) avrebbe quindi funzionato bene.
I virus nel frattempo hanno iniziato a colpire qualche comasco: «In effetti ci sono le prime avvisaglie - conferma il presidente dell'Ordine dei medici, Gianluigi Spata - Il picco, comunque, arriverà tra una ventina di giorni. Nelle ultime ore ho visitato diverse persone alle prese con forme gastrointestinali o che colpiscono le alte vie respiratorie. L'influenza di quest'inverno - prosegue Spata - non dovrebbe essere particolarmente aggressiva, tuttavia è bene ricordare le regole di base per limitare la diffusione del contagio: coprire naso e bocca quando si starnutisce o tossisce, ma anche lavarsi bene e spesso le mani». Quanto ai consigli per curare l'influenza: «Non usare antibiotici ma solo antipiretici e consultare il medico in caso di complicanze».

Su "La Provincia" in edicola oggi (24 dicembre) due pagine speciali dedicate alla sanità

© RIPRODUZIONE RISERVATA