Albavilla, presepe vivente
che fatica trovare l'asinello

Gli organizzatori hanno avuto i loro bei problemi a trovarlo, la presenza è stata garantita in extremis

ALBAVILLA - Gesù bambino, Maria e Giuseppe, i Re Magi e anche le altre figure del presepe sono facili da reperire, persino il bue lo si trova in qualche stalla poco lontano, per la rappresentazione della Natività il difficile è trovare l'asino. Se l'anno scorso I "Contadini della Brianza" avevano scelto il doppio bue, in mancanza appunto dell'asino, quest'anno si è atteso fino all'ultimo momento, con colpo di scena finale e cambio in corsa di uno dei protagonisti della rappresentazione.

«L'asino è difficile da recuperare, magari se ne trovano diversi... a due gambe, ma a quattro è un problema - spiega scherzando Dionigi Garofoli del gruppo folclorico -. Lo scorso anno proprio per le difficoltà a reperire l'animale abbiamo fatto una natività con due buoi, ed anche quest'anno il rischio c'è stato».

All'ultimo momento, tra la vigilia e Natale, il presepe sembrava completo di tutti i tasselli: «Il problema è che i contadini spesso non vogliono dare i loro animali, o ci sono le difficoltà di trasporto, non possiamo certo caricarli in auto - riprende Garofoli -. Poi di asini ce ne sono davvero pochi, ne avevamo trovato uno praticamente il 25, ma ieri non voleva salire sul camion per il trasporto. Non si muoveva, alla fine ci siamo rivolti al figlio, che era piccolo ma per la rappresentazione è andato bene».
Un presepe vivente, asino compreso, che si rivelato un successo, difficile fare la conta delle presenze: «Credo che nelle tre ore di rappresentazione alla fine siano passate un migliaio di persone, il tutto senza code, in gruppi. E' andato veramente tutto bene».

Una trentina i figuranti del gruppo impegnati nelle tre ore di rappresentazione, mettendo "in scena" i costumi della tradizione contadina, con personaggi come la lavandaia, il dormiglione, il boscaiolo, il moletta e molte altre occupazioni.  «Il presepe vivente ha davvero raccontato uno spaccato della nostra cultura - spiega ancora Garofoli -. Oltre alla natività e ai personaggi di contorno abbiamo dato spazio alla religione, nella chiesetta ogni ora don Paolo Vignola ha accolto i visitatori in un momento di preghiera».

Alla fine anche Giuseppe e Maria si sono recati dal prete: «Il presepio è finito con l'ingresso in chiesa di tutti noi figuranti per la benedizione, è stata una bella giornata e ci ha fatto molto piacere avere così tanti visitatori».
Tutto perfetto insomma, con tutti i tasselli al loro posto. Il presepe vivente si è tenuto alla "Court di Barzaghett", nella frazione di Corogna. 

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