Biblioteca con sala chiusa
Rivolta tra gli studenti

Gli studenti alzano la voce per chiedere la riapertura della sala al piano terra della biblioteca di Como, chiusa nei giorni scorsi dal Comune perché ritenuta «impresentabile» a causa delle scritte sui muri lasciate da qualche incivile. Gaddi: «Troppi vandalismi, rischio chiusura»

COMO Gli studenti alzano la voce per chiedere la riapertura della sala al piano terra della biblioteca, chiusa nei giorni scorsi dal Comune perché ritenuta «impresentabile» a causa delle scritte sui muri lasciate da qualche incivile. Un gruppo di frequentatori della biblioteca, capitanato da Gianluca Pozzoni, ieri ha lanciato una petizione e in poche ore ha raccolto 70 firme. Mentre il consigliere comunale Alessandro Rapinese, candidato sindaco di «Adesso Como», nel pomeriggio si è presentato davanti alla struttura con vernice e pennelli, per ribadire la disponibilità a tinteggiare gli spazi, insieme ai giovani della sua associazione. I ragazzi hanno avuto anche un breve confronto con il dirigente del settore Cultura di Palazzo Cernezzi, Tullio Saccenti.
«Dopo la chiusura dell'aula al piano terra resta un unico locale per lo studio, al piano superiore, dotato di soli 90 posti - recita il testo della petizione - E all'orario di apertura si verifica una vera e propria corsa per accaparrarsi una sedia. Una situazione vergognosa, la città che dichiara di voler investire sui giovani ma non è in grado di offrire una sala studio pubblica di dimensioni adeguate. Il problema dei muri imbrattati è sicuramente reale ma la soluzione non può essere una chiusura fino a data da destinarsi».
Federica Zerboni (gruppo universitari di Adesso Como) rincara la dose: «Questa mattina (ieri, ndr) sono stati allontanati dalla biblioteca gli studenti che si erano posizionati, come ormai consuetudine vista la mancanza di spazi, sotto agli appendiabiti della sala al primo piano. E la stessa sorte è toccata a chi studiava in emeroteca, sebbene fosse parzialmente inutilizzata. Siamo pronti ad imbiancare a nostre spese l'aula al piano terra, pur di farla riaprire».
Sergio Gaddi: «Offriamo un servizio che non saremmo nemmeno tenuti a garantire. E in ogni caso la sala al piano terra è stata resa inutilizzabile da una minoranza degli utenti, responsabili di scritte sui muri e di danni alle sedie e ai tavoli. Intendiamo comunque imbiancare e riaprire appena possibile l'aula, ma sarà l'ultima volta visto che siamo già stati costretti a intervenire altre due volte per rimediare ai vandalismi».

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Eco di Bergamo Proteste in biblioteca