Rovellasca, premiati
i cittadini benemeriti

Posti tutti esauriti ieri mattina alla sala consigliare di via De Amicis per la consegna delle benemerenze

ROVELLASCA - Posti tutti esauriti ieri mattina alla sala consigliare di via De Amicis per la consegna delle benemerenze. Premiata l'Avis, «in occasione del 45° di fondazione, per essere esempio di longevità, nell'impegno a mettersi a disposizione del prossimo, con sempre rinnovato entusiasmo».
Riconoscimento anche all'avisino Paolo Borella (per lungo tempo bidello alle scuole del paese), «perché nella sua solarità è stato ed è una presenza discreta ma costante, anche nel volontario e nella sua lunga esperienza lavorativa».

Il maresciallo capo Gabriele Cecchin ha invece ritirato il premio assegnato ai carabinieri della stazione di Turate in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Premiato anche Renato Cattaneo, classe 1923, divenuto calciatore di Como e Catania, dopo aver vissuto gli orrori del campo di concentramento di Auschwitz.

Per i quarant'anni dietro al bancone del bar benemerenza a Vittorio Borghi, come anche a Roberto Vitolo, Raffaele Pisante  e Antonio D'Agostino «per il coraggio e l'istintivo spirito di aiuto al prossimo che hanno evidenziato intervenendo con prontezza e in spregio del pericolo, contribuendo così al salvataggio di persone in pericolo». Il premio anche a Giuseppe Corti, per trent'anni tra i responsabili delle majorettes.

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