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Domenica 08 Gennaio 2012
Fotografa gli aggressori
Presi grazie alla bambina
Lite al rondò di via Paoli a Como, feriti seriamente la madre e il padre. La polizia ferma due comaschi
Questo è quanto emerge da una ricostruzione ancora per forza di cose ancora un po' approssimativa - qualcosa di più si capirà nelle prossime ore - ma comunque sostenuta da diverse testimonianze concordanti, oltre che, ovviamente, dal racconto delle vittime, che peraltro sono state medicate e dimesse dall'ospedale Sant'Anna con una prognosi di 25 giorni a testa.
«Mai visto niente di simile in vita mia», ha raccontato agli agenti uno dei testimoni, un automobilista milanese che, con un bel po' di coraggio, si è fermato per soccorrere soprattutto la donna.
Ecco allora come sarebbe andata: il primo contatto avviene di fronte a Blockbuster, sul rondò. Idue sono su una Y10, la famigliola, residente nel Comasco da una vita, è su una Golf. Iconducenti si mandano al diavolo per qualche insulso motivo viabilistico, ma quelli sull'utilitaria mostrano di non gradire affatto. Fermano l'auto, scendono e aprono la portiera della Golf, aggredendone a pugni il conducente. La bambina è sul sedile posteriore, atterrita. Anche lei scende con la mamma per cercare di difendere papà, in mano ha quel telefono con cui riprende la scena. Poi risale, perchépapà riesce a liberarsi e prova a scappare. Quelli della Y, però, il cellulare l'hanno visto, e capiscono che è meglio farlo sparire. Inseguono la Golf, la fermano pochi metri oltre, davanti al posteggio Lidl, dove la violenza assume proporzioni davvero inaudite. Gli agenti li hanno presi. Hanno quarant'anni, vivono a Guanzate e a Montano Lucino. Gli hanno sequestrato un arsenale di armi finte, nel bagagliaio dell'auto. Se la sono cavata con una denuncia a piede libero.
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