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Mercoledì 11 Gennaio 2012
C'è la crisi a Como
Ci si toglie la cravatta
Dopo una breve primavera, nel 2011 la cravatta è tornata a perdere terreno. Di contro tutti gli altri comparti hanno registrato risultati positivi: di nuovo in crescita il vestiario esterno (+4,7%), bene maglieria e pelle, stabile la camiceria (+0,5%).
E' quanto emerge dalle stime sull'andamento dell'abbigliamento maschile aggiornate da SMI in occasione di Pitti, il più importante salone del menswear che ieri ha aperto i battenti a Firenze.
Si apre quindi una nuova impegnativa stagione di sfide per i produttori comaschi di accessori che partecipano all'appuntamento. Sfilatisi già da qualche stagione Ratti, Mantero e Clerici Tessuto, a tener alta la bandiera del distretto sono rimasti Canepa con la divisione Intermoda e Fiorio Milano, Achille Pinto con i brand Franco Ferrari e Pierre Louis Mascia Maison, Thema con la collezione Fumagalli 1891, BB Cravatte con il marchio Franco Bassi.
«I numeri rispondono alla realtà, la crisi ha rinforzato l'idea che si possa fare a meno del nodo - spiega Alfonso Saibene - Il mercato perde quota, quindi bisogna concentrarsi ancora di più su politiche di prezzi calibrati, sul servizio, sull'immagine, sul mantenimento delle posizioni all'estero e sul contatto sempre più stretto con il cliente».
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