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Domenica 15 Gennaio 2012
Como mobilitata
«Salviamo il Palaghiaccio»
Il mondo dello sport comasco si mobilita per salvare il palazzetto del ghiaccio di Casate che rischia di chiudere definitivamente il 29 febbraio prossimo. I lavori per l'insonorizzazione, condizione indispensabile per il congelamento della causa legale promossa dei residenti, non sono ancora partiti.
È nato un gruppo su Facebook - "Salviamo il palaghiaccio di Casate" - per scongiurare la chiusura dell'impianto frequentato da centinaia di adulti e di bambini.
In pochi giorni gli iscritti hanno superato quota 800. Fioccano anche le e-mail di protesta inviate alla redazione del nostro giornale. La mobilitazione punta ad estendersi oltre i confini comaschi: i promotori del gruppo vorrebbero coinvolgere campioni dello sport e persino Striscia la notizia.
Per ora, sono soprattutto gli atleti che praticano hockey e pattinaggio, nonché i genitori degli allievi delle diverse società, a far sentire la loro voce. Chiedono che il Comune e Csu provvedano a realizzare i lavori di insonorizzazione imposti dal tribunale dopo la causa vinta dai vicini di casa.
Una mamma ha pubblicato sulla bacheca anche la risposta ricevuta dall'assessore alle Politecniche educative Anna Veronelli. «Le posso assicurare che tutti dall'assessore allo Sport, ai dirigenti di Csu, ai dirigenti comunali (sport, ufficio legale, ufficio tecnico) stanno facendo il possibile per scongiurare la chiusura di una struttura che, come lei giustamente sottolinea, è davvero importante per i bambini, i ragazzi, le famiglie». Tuttavia, «in questo momento - aggiunge l'assessore - non possiamo dare purtroppo certezze ma mi creda si sta facendo ogni sforzo per mantenerla aperta e funzionante».
«Da quasi vent'anni - dice Chiara Lazzaretto istruttrice Ggr Como - frequento lo stadio, prima in veste di atleta e ora in qualità di istruttrice. Questo luogo ha rappresentato per me, e continua a rappresentare per i quasi 400 bambini che ogni giorno lo frequentano, un punto di riferimento. Cosa ne sarà dei nostri 400 bambini? Cosa faranno il pomeriggio quando non potranno più venire a praticare lo sport che amano e che li fa sognare? Una città come Como non può permettere che una struttura con una così grossa utenza chiuda».
Leggi il servizio completo su palazzetto del ghiaccio su La Provincia in edicola domenica 15 gennaio
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