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Sabato 21 Gennaio 2012
Una coppia Per Como
Corriamo da soli
La lista civica «Per Como», di Mario Molteni e Roberta Marzorati, correrà da sola alle elezioni amministrative del maggio prossimo. Ieri la presentazione ufficiale, entro un paio di settimane il nome del candidato sindaco. Sono stati svelati i punti cardine del programma, che comunque accoglierà «fino all'ultimo giorno» le proposte dei cittadini.
Alla base del progetto c'è l'idea di puntare sull'università e sulle bellezze naturali per il rilancio della città, con l'ambizioso obiettivo di far rientrare Como nel patrimonio dell'Unesco. Senza dimenticare aspetti solo in apparenza meno importanti come la manutenzione ordinaria e il verde.
I fondatori della lista (Molteni lavora in banca, Marzorati è pediatra) siedono in consiglio comunale dal 2007 - allora appoggiarono la candidatura di Luca Gaffuri - e hanno deciso di confermare lo storico logo, aggiungendo soltanto i loro cognomi: «Non per megalomania - hanno scherzato - ma per sottolineare che è una lista fatta da cittadini e non da politici di professione». Proprio sulla centralità del cittadino si è insistito durante l'incontro in Sala Stemmi, di fronte a oltre 60 sostenitori: «Il programma - hanno spiegato Molteni e Marzorati - è stato costruito sulla base delle priorità indicate dai comaschi, in 1.300 hanno risposto ai nostri questionari. Inoltre, da mesi quattro commissioni stanno lavorando per mettere a punto nel dettaglio le proposte. Siamo convinti che si debba cambiare modo di amministrare, partendo dall'ascolto della cittadinanza e dal dialogo costante con la gente. Solo così potremo costruire una città a misura d'uomo, dove ci si senta a casa. I comaschi ci hanno detto che ritengono prioritari i servizi alla persona e la manutenzione ordinaria, quindi partiremo da qui. Ma tutto ciò non può essere slegato, naturalmente, da una seria progettualità per i prossimi dieci anni». Turismo, università, verde e salute le parole d'ordine: «Le iniziative fondamentali per il futuro della città sono due. La prima è il progetto "Como patrimonio dell'Unesco", grazie al lago e al paesaggio, a Volta, al Razionalismo. Il secondo punto è un'università specialistica e distintiva, che non replichi le facoltà presenti a pochi chilometri da qui ma sia capace di attrarre, per esempio concentrandosi su un tema come l'acqua».
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