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Lunedì 30 Gennaio 2012
Depredava bar e ristoranti
Arrestata una banda
«Babbo Natale non passa spesso», diceva alle sue vittime. Trovava il tempo per scrivere improbabili sceneggiature della realtà l'uomo in carcere da un paio di giorni con l'accusa di aver messo in piedi una complessa organizzazione a delinquere dedita alle truffe.
Sono stati gli uomini della squadra mobile a portare in cella Antonio Aiello, 42 anni di Fagnano Olona, e il fratello Marco Gaetano Aiello, 26 anni di Sumirago, e a notificare alla convivente del «Babbo Natale» della truffa, Sabrina Bortoli, 43 anni originaria di Busto Arsizio, un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Denunciato un terzo fratello, Nicola, 34 anni di Dairago. L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata a una serie di truffe consistite dell'acquisire società, spogliarle dei beni e restituirle cariche di debiti ai vecchi proprietari.
L'inchiesta nasce dopo che la dipendente di una farmacia di Como s'è presentata in Questura per denunciare Antonio Aiello. La donna, per far fronte a una serie di debiti contratti a suo nome, si era addirittura vista pignorare un quinto delle stipendio. Una situazione kafkiana che l'ha spinta, per disperazione, a denunciare l'uomo che aveva creduto amico.
Ciò che hanno scoperto gli inquirenti è stata una matrjoska di truffe a danno di un paio di bar e di un alimentari di Como, un ristorante di Alserio, una concessionaria Harley di Albavilla. Il passepartout utilizzato dagli indagati per gabbare un lungo elenco di persone è l'acquisizione, nell'ottobre 2009, dell'ex ristorante "Le cascinette" di Alserio dove Antonio Aiello e la convivente aprono la Ca' del pess. E assumono - grazie a un annuncio - un cuoco destinato poi a diventare l'ignara testa di legno a cui vengono intestate società, cambiali, assegni che nessuno avrebbe mai potuto incassare.
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