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Giovedì 02 Febbraio 2012
Le aperture senza limiti?
I parrucchieri le bocciano
Clamorosa bocciatura delle liberalizzazioni da parte degli artigiani iscritti a Cna
Gli alimentaristi, per esempio, contestano l'abbattimento dei limiti di distanza che consentono di avere più attività simili nel raggio di pochi metri, così come dicono no a un ulteriore prolungamento degli orari di apertura al pubblico.
Nel dettaglio, per nessuno (0%, sulla totalità) degli intervistati la nuova legge provocherà cambiamenti. Stessa risposta, vale a dire nessun assenso, alla proposta di prolungare gli orari di apertura, così come nessuno vede nelle liberalizzazioni prospettate una reale opportunità per il suo esercizio.
Non si discosta di molto il giudizio dei titolari dei centri estetici di Como: nessuno degli intervistati, non a caso, si mostra interessato ad aprire la sua attività nelle giornate di domenica e lunedì, così come non c'è stata alcuna adesione alla facoltà, in circostante particolari (ad esempio il periodo natalizio, o altre festività), di prolungare gli orari in deroga al consueto. Il timore è sempre lo stesso: aggiungere ore oltre le 19.30 significa sobbarcarsi maggiori costi di gestione, senza alcuna certezza di rientro. In sintesi, nemmeno tra gli estetisti c'è aria di festa dopo le novità prospettate, con un 10% che ritiene la nuova legislazione un'opportunità, il 40% che rimane indifferente al tema e la metà esatta sicuramente contraria al fatto che lo sia.
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