Lurago d'Erba, tutti a processo
per la rapina all'ufficio postale
Ieri mattina, davanti al giudice delle udienze preliminari di Como, gli imputati accusati di aver messo a segno il colpo da 40mila euro del novembre di tre anni fa sono stati rinviati a giudizio: dovranno comparire in aula, davanti ai giudici del Tribunale, il 17 luglio prossimo
Ieri mattina, davanti al giudice delle udienze preliminari di Como, gli imputati accusati di aver messo a segno il colpo da 40mila euro del novembre di tre anni fa sono stati rinviati a giudizio: dovranno comparire in aula, davanti ai giudici del Tribunale, il 17 luglio prossimo.
Tre dei quattro uomini sono comaschi e si tratta di Angelo Valsecchi, 54 anni di Valbrona, Giovanni Sormani, 50 anni di Bellagio, Luciano Crudo, 59 anni di Asso e Giovanni Rinaldin, 76 anni di Milano. Il commando era stato arrestato il mese successivo alla rapina di Lurago d'Erba mentre tentavano di assaltare un furgone blindato carico di contanti che dovevano essere consegnati, per il pagamento delle pensioni, a un altro ufficio postale, in provincia di Reggio Emilia.
Rapinatori organizzati, che potevano contare su un arsenale di tutto punto. Quando i carabinieri li avevano presi, nella rete delle forze dell'ordine erano finiti pure un kalashnikov, una mitraglietta Uzi di fabbricazione israeliana e due pistole a tamburo entrambe con il colpo in canna e pronte a sparare.
A Reggio Emilia il gruppetto di malviventi era andato con un equipaggiamento da guerra, per mettere a segno un colpo da 300mila euro. Per quella rapina, esattamente un anno fa, i componenti del commando sono stati tutti quanti condannati a cinque anni di carcere con rito abbreviato.
Per il colpo di Lurago d'Erba la strategia processuale è però cambiata. Niente rito abbreviato, ma processo. Evidentemente nel tentativo di dimostrare che, con l'assalto alle Poste nel Comasco, i quattro non c'entravano.
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