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Domenica 05 Febbraio 2012
Rimborsi gonfiati
«Cattaneo risarcisca»
Un euro e sessanta centesimi per ogni chilometro gonfiato. È quanto dovrà pagare allo Stato l'ex vicepresidente dell'amministrazione provinciale di Como Francesco Cattaneo.
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Licenziato, più di due anni fa, da un indignato Leonardo Carioni, l'ex braccio destro del numero uno di Villa Saporiti - e per pochi mesi pure vicesindaco di Como - è stato condannato dalla Corte dei conti a risarcire più di 30mila euro per i rimborsi spese gonfiati chiesti - e ottenuti - dalle casse della Provincia. Proprio nei giorni in cui sull'ente di via Borgovico torna a soffiare la polemica per l'uso quasi compulsivo dell'auto blu, ecco la decisione della magistratura contabile sullo scandalo terminato con il patteggiamento della pena per truffa da parte dell'ex amministratore comasco.
Cattaneo, in particolare, è stato condannato a rimborsare 15.819 euro e 8 centesimi per il danno effettivo provocato alle casse pubbliche, cioè per essersi intascato rimborsi chilometrici di cui in realtà non aveva diritto, e a pagare altri 15mila euro a titolo di risarcimento del danno d'immagine causato a Villa Saporiti.
A spingere la Procura di Como - il pm era Mariano Fadda - ad aprire un fascicolo d'indagine sui quasi 19mila chilometri in sedici mesi denunciati da Cattaneo come percorsi nella sua veste di amministratore, era stata un'inchiesta giornalistica del quotidiano La Provincia. Che portò anche alla luce il fatto che, mentre l'allora vicepresidente otteneva il rimborso per i viaggi dalla sua casa di residenza a Rovellasca fino a via Borgovico, il suo domicilio in realtà era stato spostato proprio a Como, e per la precisione nel residence di Villa Maderni. Il politico era stato pure accusato di truffa ai danni del Comune di Rovellasca, perché lo stesso rimborso spese richiesto alla Provincia era stato clonato anche a beneficio delle casse dell'amministrazione guidata dallo stesso Cattaneo.
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