Homepage / Como città
Martedì 07 Febbraio 2012
Una Bella Addormentata
Con la pelle nera
La professoressa Silvana Giuffrida e gli alunni della media di Villa Guardia raccontano la loro esperienza con il video che contiene la fiaba anti razzista
Le loro risposte sono state esemplificative di quanto già sapessero sul tema del razzismo. Non avevano letto la riscrittura della fiaba, ma potevano indovinarne la trama: la povera principessa non ha vita facile a causa della sua nuova pelle; la regina madre non vuole più il matrimonio e organizza un piano crudele per impedirlo. Dalla lettura di questa fiaba e dalle successive riflessioni dei ragazzi, abbiamo iniziato a realizzare il nostro progetto.
Desideravo che fossero fortemente motivati, in modo che sentissero ancora di più l'attualità del tema trattato. Per questo avevo deciso di sperimentare il podcasting con l'aiuto del prof. Piergiovanni, un'esperienza nuova per me e per loro che, come immaginavo, hanno accolto con gioia l'idea di rendere pubblico quanto avremmo fatto: "Andiamo su Internet?! Ma con le nostre facce? Ma dobbiamo parlare?"
L'entusiasmo li ha accompagnati per tutto il percorso. Hanno vestito prima i panni di scrittori, elaborando in gruppo due fiabe sul tema del razzismo, "Hanna" e "I Pinocchi" e successivamente le hanno illustrate.
In un secondo momento si sono documentati sul libro di Jelloum e hanno scelto le frasi per loro più significative. Infine hanno cercato immagini e canzoni in tema.
Una volta prodotto tutto il materiale, prima di recarci al centro Podclass, ci si è divisi le parti. Alcuni avrebbero fatto le voci dei personaggi, altri avrebbero spiegato l'intero nostro percorso, infine tutti avrebbero recitato la loro frase. Il coinvolgimento è stato totale: ogni alunno si è sentito partecipe, ha lavorato con impegno, disposto anche a ripetere più volte quanto assegnato, finché lui stesso non ne è stato soddisfatto.
Quando è giunto il giorno della registrazione l'emozione era palpabile, non solo quella dei miei alunni, ma anche della sottoscritta. Vedere i ragazzi così orgogliosi, partecipi, motivati è sicuramente tra le soddisfazioni maggiori che un'insegnante possa avere. Non capita spesso a scuola di sentirsi dire con rammarico: "Ma abbiamo già finito? Lo rifacciamo l'anno prossimo Prof?"
Leggi le due pagine sulla scuola su La Provincia in edicola martedì 7 febbraio
© RIPRODUZIONE RISERVATA