Homepage / Como città
Domenica 12 Febbraio 2012
Tracollo del Pdl a Como
«Si cambia o si perde»
Al Pdl serve una scossa. E sono in molti nel partito a sostenerlo, una volta di più dopo il dato del sondaggio Swg (commissionato dal Pd e che ha testato un campione di 700 comaschi con interviste telefoniche) che porta il partito al 18% (An più Forza Italia nel 2007 erano al 43.4%) con la Lega al 19% e il Pd al 20%. Ma con un 27% di indecisi.
I vertici provinciali del partito, il coordinatore Alessio Butti e il vice Patrizio Tambini hanno scelto la linea del silenzio. Secondo il consigliere regionale Gianluca Rinaldin le cause sono diverse: «In un quadro nazionale già complicato, a Como paghiamo una gestione del partito da parte di Butti inadeguata a rappresentare gli ideali liberali. Il suo atteggiamento ha contribuito a far allontanare troppe persone e a non far sentire rappresentata un'ampia fascia di elettori moderati. In più l'amministrazione Bruni è stata disastrosa: non ha costruito nulla, ma distrutto parecchio. Adesso però dobbiamo dare il meglio di noi per cercare di vincere. Non sarà facile, ma bisogna crederci fino in fondo e rimboccarsi le maniche».
Parla di «campanello d'allarme» il deputato ed ex ministro >Lucio Stanca: «I sondaggi non vanno presi come oro colato, ma è comunque un segnale importante su cui il Pdl deve riflettere. Evidentemente l'amministrazione non ha soddisfatto e bisogna mettersi a lavorare, individuare un candidato valido con un programma per rilanciare il Pdl. Serve un grande impegno perché niente è assicurato». E aggiunge: «Siamo in ritardo, basta vedere il calendario, ma nulla è compromesso.Adesso si facciano le primarie, che sono una strumento per rafforzare chi uscirà da una selezione importante». Stanca invita a guardare avanti: «Il partito ha avuto una vita travagliata e complessa, ma non serve cercare le responsabilità. Così si perde tempo».
Parla di numeri «preoccupanti» Mario Alberto Taborelli che è stato l'ultimo coordinatore eletto di Forza Italia e parlamentare fino al 2006: «I dati nazionali davano il Pdl tra il 20 e il 21% e il dato comasco mi ha impressionato perché finché io ero coordinatore di FI, e non parliamo del medioevo ma di 5 anni fa, eravamo la seconda o terza provincia in Italia con il 37-38%. Vedere il 18%, al di là del fatto che Swg non è tenera con il Pdl, è preoccupante. Al dato che ho citato prima avremmo dovuto sommare An, che in città è sempre stata attorno al 10-11%».
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola domenica 12 febbraio
© RIPRODUZIONE RISERVATA