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Martedì 14 Febbraio 2012
Morto sotto al treno
Oggi a Como l'autopsia
Oggi gli anatomopatologi del Sant'Anna dovranno eseguire l'autopsia sul corpo del giovane ucciso sabato sera dal treno. Se ne occuperà il medico Giovanni Scola, su incarico del sostituto procuratore Simona De Salvo, di turno nel corso del fine settimana.
Sapere come sia morto Souheil Ajouli, con i suoi 23 anni e la sua storia di solitudine ed emarginazione, cambierà molto poco la sostanza della tragedia, ma nei fascicoli di indagine deve esserci tutto. È possibile comunque che il decesso sia intervenuto all'istante, e che se anche i soccorritori fossero arrivati prima (hanno impiegato un'ora per rintracciare il cadavere) l'epilogo sarebbe stato identico. Il treno, che arrivava da Zurigo ed era diretto a Milano, viaggiava a una velocità di circa 80 chilometri orari, come il macchinista - un uomo di 36 anni di Gallarate - ha riferito alla polizia. Ajouli non è stato arrotato. Ha cercato di scostarsi al pari dei due amici che erano con lui - che sono riusciti ad allontanarsi dalla massicciata prima che il convoglio sopraggiungesse - ma è stato urtato dal locomotore che lo ha sbalzato a decine di metri di distanza.
Resta da capire per quale motivo i tre amici avessero scelto questo percorso, e non uno meno pericoloso, per raggiungere la struttura diroccata in cui la vittima aveva deciso di trascorrere la notte. Non è neppure escluso che la Procura chieda, nei prossimi giorni, di poter ascoltare la testimonianza dei due amici. Uno dei due, ricoverato sabato sera al Sant'Anna sotto choc, non è riuscito neppure a rispondere alle domande dei poliziotti.
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